Con l'arrivo del caldo, la stagione balneare entra nel vivo, ma purtroppo anche una giornata al mare si può rivelare una giornata di mancato rispetto dei propri diritti di consumatore-bagnante – dichiara Pietro Giordano, Presidente nazionale di Adiconsum – Questo accade in molte realtà, perché in primo luogo non è stato rispettato il corretto intercalare tra spiagge libere e spiagge date in concessione agli stabilimenti balneari. Inoltre troppo spesso i balneari dimenticano che la battigia è un bene pubblico e che quindi è esclusa dalla concessione. Il balneare che ne nega l'accesso o lo consente solo dietro pagamento commette quindi un illecito. Ecco il Vademecum sui diritti dei bagnanti stilato da Adiconsum: l'accesso alle spiagge è libero ed anche gli stabilimenti devono consentire il transito alla battigia. L'impedimento o la richiesta di un pagamento rappresenta una violazione della legge e va denunciata alle Autorità; la battigia, cioè la striscia di sabbia di 5 metri dove arriva l'onda, è a disposizione di tutti: è, infatti, un'area esclusa dalla concessione demaniale. Sulla battigia possono transitare tutti, ma non vi possono essere collocati oggetti ingombranti come ombrelloni o sdraio; le spiagge libere devono essere posizionate tra uno stabilimento e l'altro. Il non rispetto del corretto intercalare tra spiagge libere e stabilimenti balneari va segnalato ai sindaci e alle Regioni; la pulizia delle spiagge libere è a carico del Comune;
i prezzi sono liberi e dovrebbero essere rapportati alla qualità dei servizi.
In caso di violazione dei diritti dei bagnanti rivolgersi: alla Polizia Municipale; ai Carabinieri; alla Capitaneria di porto; alle sedi Adiconsum riportate sul sito