Le proposte tariffarie vengono sottoposte al vaglio dell'Autorità dell'Energia Idrica, deliberate dall'ATO Idrico Provinciale ed attuate da ACAM.
Nessuna informativa è pervenuta alle Associazioni dei Consumatori, nessun confronto di merito, nessun atto volto a migliorare ed a cancellare tutte le criticità in essere relative alle mancate letture (l'autorità prescrive la lettura da parte del fornitore almeno una volta all'anno), ai conguagli che a volte arrivano ad essere quinquennali, alla collocazione in alcuni casi dei contatori sotto il manto stradale o comunque in zone non facilmente accessibili, a perdite a volte non verificabili proprio a causa della ubicazione del contatore medesimo, ai piani di sostituzione e cambio dei contatori da molti anni varati e solo in parte attuati.
E' una situazione a dir poco intollerabile per i rapporti ben diversi che da sempre in passato hanno contraddistinto su questi temi le relazioni tra ATO Idrico, Acam e Associazioni dei Consumatori.
Non si vuole impedire che decisioni di pertinenza altrui vengano poste in essere in autonomia, ma si chiede il rispetto dei ruoli, delle normative ed il ripristino del metodo del confronto che ha permesso di correggere, valutare diversamente, convenire su alcune scelte, ritenendolo il modo più corretto e proficuo di svolgere ciascuno il proprio ruolo.
Certamente occorre rispetto delle prerogative decisionali, ma la sola limitazione di fatto alla lettura sui rispettivi siti ufficiali delle delibere, delle decisioni e degli atti dispositivi non ci sembra l'emblema migliore del confronto democratico e quindi un qualche correttivo ci sembra proprio debba essere posto in essere".