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A Massa un racconto fotografico sulla vita in Laos In evidenza

Per “Massa in Arte” nell’ambito dell’evento Water+Marble Experience arriva la mostra di Alessandro Zunino “Laos. All’ombra delle dighe”, uno sguardo inedito sull’altra faccia del Mekong.

“Water+Marble Experience” è il nuovo evento di promozione territoriale in programma dal 12 al 14 luglio voluto dal Comune di Massa in co-organizzazione con i Concessionari Agri Marmiferi di Massa - C.A.M. (di cui fanno parte le aziende: AG Marmi, Escavazione CalacattaBondielli, Ezio Ronchieri, F.lli Giorgini, F.lli Mazzucchelli Marmi, Gabrielli Group, GMC, Ideat Marmi, Marmi Ducale, Narbor, Pellerano Marmi, SEC, Turba Cava Romana), Evam-Fonteviva, Caldia, Fondazione Marmo, Podere Scurtarola, con la partecipazione di Internazionale Marmi e Macchine Carrara nel ruolo di partner organizzativo e della Provincia di Massa-Carrara in quello di partner istituzionale.

Fra le molte iniziative in preparazione per l’evento anche “Arte in Massa”che proporrà opere in marmo e installazioni artistiche open air nel cuore della città, ma anche un ricco calendario di mostre d’arte contemporanea, oltre a tre mostre fotografiche di grande interesse: “Forme di Marmo di Acqua e di Luce” di Paolo Maggiani, presso il ristorante lounge bar La Bella Vita, “Massa in cartolina ieri e oggi”, una collezione di cartoline a cura di Giuseppe Marchini e “Laos – All’ombra delle dighe” di Alessandro Zunino.

La mostra fotografica di Alessandro Zunino - fotoreporter e filmaker in viaggio da dieci anni in Asia e in Laos - allestita presso il chiostro del Museo Diocesano è un vero e proprio reportage su come molti laotiani devono affrontare la vita quotidiana, spesso ignari del loro destino, minacciati perché sono il Mekong e i suoi affluenti a esserlo: donne, uomini e bambini vittime di espropri, promesse e menzogne in nome di un progresso sempre più per pochi e a spese di molti.

In un mondo in cui i maggiori produttori di CO2 non solo si sottraggono alle proprie responsabilità, ma dichiarano sfacciatamente di voler incrementare la produzione di carbone, produrre energia bloccando il naturale corso di un fiume può quasi sembrare sostenibile; ma non è così. Il fiume Mekong è una “grande madre” ferita, insieme ai suoi figli - affluenti e uomini - da decine di dighe idroelettriche di produzione cinese, nazione alla quale il governo laotiano ha “venduto” il proprio consenso per risalire in fretta dalla scomoda posizione di paese meno sviluppato in un sud-est asiatico in forte crescita.

Pechino punta a espandere la propria economia in Indocina e a migliorare i collegamenti nella regione; Zunino racconta, attraverso immagini di forte impatto, come a farne le spese sia la popolazione, che trae solo vantaggi marginali dalle infrastrutture create.

Questo reportage parla di donne, uomini e bambini sullo sfondo di una tragedia. La vita di molti laotiani è minacciata perché è il Mekong e i suoi affluenti a esserlo. Più di sessanta milioni di persone sono subordinate a questo bacino, e quindi a rischio alimentare. Nonostante tutto, la bellezza dei luoghi, della sua gente e i colori conferiscono al Laos ancora un fascino abbagliante e la seduzione dell’esotico incombe e ammalia alla prima occasione; la dominante del bianco e nero quindi, si è rivelata per Zunino un’esigenza.

La mostra sarà visitabile gratuitamente presso il chiostro del Museo Diocesano a Massa, in Via Alberica 26, dal 12 al 14 luglio in orario 18:30-23:00.

Programma e news su: http://waterandmarbleexperience.it/

Facebook e Instagram @watermarbleexperience

 

Water+Marble Experience è un evento promosso e organizzato dal Comune di Massa.
Co-Organizzatori: C.A.M.(AG Marmi, Escavazione CalacattaBondielli, Ezio Ronchieri, F.lli Giorgini, F.lli Mazzucchelli Marmi, Gabrielli Group, GMC, Ideat Marmi, Marmi Ducale, Narbor, Pellerano Marmi, SEC, Turba Cava Romana); Evam-Fonteviva, Caldia, Fondazione Marmo, Podere Scurtarola.

Partner organizzativo: IMM Carrara SpA

Partner Istituzionale: Provincia di Massa-Carrara

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