fbpx

Accedi al tuo account

Nome utente*
Password *
Ricordami

In Fondazione Carispezia la prima personale italiana di Jodi Bieber, "Between darkness and light" (videointervista e foto) In evidenza

di Gianluca Solinas - Al via la mostra della fotografa che va oltre gli stereotipi.


Mostra-evento in Fondazione Carispezia dove, da oggi, 2 dicembre, sino al 4 marzo 2018 si possono ammirare alcuni tra gli scatti più significativi di Jodi Bieber, nella sua prima personale in Italia.
Una mostra, che lei stessa ha contribuito ad allestire e della quale si dice entusiasta.
Fondazione Carispezia accoglie oltre 100 fotografie, a colori e in bianco nero, della fotografa di Johannesburg, vincitrice, tra l'altro, nel 2011, del World Press Photo con il celebre ritratto di Bibi Aisha, giovane donna afghana con il volto sfigurato.

Jodi Bieber ha iniziato a lavorare come fotografa dopo l'Apartheid, nel perido della riconciliazione nazionale, favorita e fortemente voluta da Nelson Mandela, Nobel per la pace (cosa che da noi non è mai successa dopo la guerra, ndr). Ha collaborato con diverse associazion, tra cui Medici senza Frontiere. Il suo talento si è sviluppato con la volontà di andare sempre oltre gli stereotipi.
Ad esempio: noi conoscevamo Soweto some il sobborgo di Johannesburg nel quale regnano solo miseria, droga, aids e criminalità; oggi, grazie al lavoro di Bieber, possimao vedere una Soweto colorata e piena di umanità “normale”.

Questa, come altre esperienze, sono raccontate dalle sue foto. Molto significative, ad esempio, anche gli scatti che raccontano le donne vittime di violenza che hanno ucciso o fatto uccidere i mariti; donne che Jodi è andata a trovare in carcere e ha fotografato nella loro quotidianità, raccontando le loro storie che, come lei stessa dice, sono spesso degne di un brutto film.
Le sue foto raccontano, altro esempio, il problema dell'emigrazione da Mozambico e Zimbabwe (tutto il mondo è Paese), che viene raccontato attraverso le immagini dei migranti clandestini che, pur di non
essere rimpatriati, si buttano giù dal treno che li dovrebbe riportare nelle nazioni di origine, pur di restare in Sudafrica.
Sudafrica che ha conosciuto la xenofobia solo negli ultimi decenni e che, anche se può sembrare strano, vede una forte avversione all'immigrazione clandestina da parte della popolazione di colore.

Come detto, Jodi Bieber ha vinto il World Press Photo con il celebre ritratto di Bibi Aisha, giovane donna afghana con il volto sfigurato, una immagine che la avvicina ad un altro grande fotografo Steve McCurry, al quale è stata spesso paragonata. Lei cosa risponde? Che è un onore, ma che ad accomunarli è solo proprio quella foto.

Bieber, come ben mette in luce la slendida mostra in Fondazione Carispezia, riesce a raccontare una storia con le immagini, come solo i grandi fotografi riescono a fare.

“Between darkness and light”, la terza tappa del percorso che Fondazione Carispezia dedica alla fotografia contemporanea, dopo Back to the Future del fotografo armeno-siriano Hrair Sarkissian e Seven Japanese Rooms, che ha presentato i lavori di sette tra i più significativi artisti della scena giapponese, è davvero imperdibile.


Nel video l'intervista a Jodi Bieber con la traduzione di Emma Pagano, che ringraziamo.

 

È GRATIS! Compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna stampa.

Gazzetta della Spezia & Provincia non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio con una piccola donazione. GRAZIE

Vota questo articolo
(0 Voti)
Redazione Gazzetta della Spezia

Redazione Gazzetta della Spezia
Via Fontevivo, 19F - 19123 La Spezia

Tel. 0187980450
Email: redazione@gazzettadellaspezia.it

www.gazzettadellaspezia.it

Articoli correlati (da tag)

Lascia un commento

Assicurati di aver digitato tutte le informazioni richieste, evidenziate da un asterisco (*). Non è consentito codice HTML.

Studio Legale Dallara

Informiamo che in questo sito sono utilizzati "cookies di sessione" necessari per ottimizzare la navigazione, ma anche "cookies di analisi" per elaborare statistiche e "cookies di terze parti".
Puoi avere maggiori dettagli e bloccare l’uso di tutti o solo di alcuni cookies, visionando l'informativa estesa.
Se invece prosegui con la navigazione sul presente sito, è implicito che esprimi il consenso all’uso dei suddetti cookies.