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“I monologhi della vagina”: ginecologhe e ostetriche diventano attrici per aiutare i malati oncologici In evidenza

Dopo sei mesi dedicati allo studio del copione e all'affinamento dell'interpretazione delle parti, ginecologhe e ostriche dell'ospedale Sant'Andrea sono pronte per diventare attrici, per beneficenza, per sostenere il Centro di fecondazione medicalmente assistita dell'Asl, attraverso la sponda dell'associazione onlus ​di cui è presidente l'avvocato Fulvio Biasotti, "In cerca di un bebè"​.

Appuntamento il 10 marzo al Teantro Civico, a cornice della Festa della donna​, col patrocinio dell'assessorato alle pari opportunità​.

Operazione ardita la loro, ma simbolicamente coerente co​n la professione, là dove ess​a ha al suo centro la vagina, fonte della vita nel parto. La compagnia in camice bianco, dismesso lo stesso per indossare abiti neri con inserti rosso​-fuoco, si cimenta infatti nello spettacolo tratto dalle numerose interviste realizzate dalla scritti​ce Eve En​sler
con donne di ogni età, razza, religione e classe sociale, inanellando le loro idee su sesso, relazioni e violenza contro le donne. A ritessere il filo dell'opera è stata Jole Rosa, al debutto nella regia di uno spettacolo teatrale, con la supervisione di Antonio Salines, che, con le sue dritte, ha ottimizzato il risultato del lungo lavoro svolto​ -​ all'insegna del​la passione e della gratuità - dalle professioniste, togliendo tempo alla famiglia e altri interessi​.

"E'​ stata - dice Rosita Piscopo, responsabile del centro Asl e animatrice dell'impresa artistica - un'appassionante esperienza creativa, che ha cementato la nostra amicizia e rafforzato le motivazioni della professione: lavoriamo per le donne e interpretare i Monologhi scritti da Eve Ensler e le altre storie di personaggi femminili che Jole ha connesso per l'occasione si è risolto in un entusiasmante corollario al servizio reso in corsia, elevando la passione di donne per le donne".

L'incasso dello spettacolo teatrale (escluse le spese Siae e per l'allestimento tecnico) è finalizzato all'acquisto di tecnologie per la preservazione della fertilità nei pazienti oncologici. Si tratta di acquistare bidoni di azoto liquido per la conservazione dei gameti maschili e femminili e una sonda per il prelievo ecoguidato degli ovociti, in modo che i pazienti malati di cancro che necessitano di trattamenti di chemioterapia, possano conservare le proprie cellule riproduttive affinché, una volta guariti, qualora lo desiderino, possano procreare.

Ultimi biglietto in vendita al Civico. Il 10 marzo andare a teatro si risolverà non solo in un piacevole momento di crescita culturale ma anche in un'occasione per aiutare le coppie alle prese con sterilità e malattia a non rinunciare al sogno di mettere al mondo figli, con l'assist della medicina. Chi poi mancasse all'appuntamento e volesse contributo al sostegno del centro, può farlo tramite l'Iban IT12H0603010702000046760073.

 

 

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