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Il tesoro di Arturo Izzo donato alla Mediateca Regionale Ligure In evidenza

Importante donazione per la Mediateca Regionale Ligure, a pochi mesi dall'avvio della nuova struttura presso la sede dell'ex Cinema Odeon alla Spezia.

 Arturo Izzo, documentarista e fotografo, che ha realizzato in oltre trent'anni di attività numerose campagne fotografiche e una collana di documentari per il Ministero dell'Ambiente, l'Amministrazione Provinciale della Spezia e collaborato con la Soprintendenza Archeologia della Liguria, ha donato il suo archivio professionale video. La scelta di Arturo Izzo scaturisce dalla considerazione che uno strumento conoscitivo com'è l'archivio, rilevante anche sul piano della conoscenza del paesaggio, "com'era dov'era", debba essere messo a disposizione di un'istituzione che ne garantisca una corretta utilizzazione a fini culturali e di crescita complessiva della comunità. La raccolta di memoria/memorie di cultura contadina e civiltà rurale, le storie personali ci giungono direttamente dai loro protagonisti in unità volto-voce. Ciò aggiunge una rilevante valenza, quella espressiva-emotiva. La visione di questi documenti visivi di Izzo ci consegna testimonianze e spaccati di vita appartenenti al  secolo scorso, ci invita a riscoprire e a restituire valore a dimensioni umane e sociali che non saranno più. La conservazione e la tutela della loro memoria, sempre più destinata a sbiadire nel tempo, assieme a quella di un territorio omogeneo nelle sue diversissime articolazioni di paesaggio, quello della provincia della Spezia, potrà essere un prezioso stimolo e guida ad un tempo, alla conoscenza, a studi ricerche e approfondimenti di questo nostro prezioso e unico territorio, costituendo allo stesso tempo un importante contributo alla conservazione della nostra identità culturale. "Un atto generoso verso la collettività – dice il Presidente della Mediateca Regionale Marco Ferrari – che aumenta notevolmente il già corposo materiale visivo a disposizione della nuova struttura che dal 2015 sarà operativa all'ex Cinema Odeon". La collezione è composta da 158 pezzi visivi, una preziosa testimonianza della Provincia della Spezia e del Levante ligure. Inoltre la Mediateca Regionale e l'Istituzione dei Servizi Culturali hanno istituito un Fondo nominativo a suo nome che raccoglie circa 4.000 foto realizzate in trenta anni di attività. L'Università di Pisa recentemente ha inserito nel portale "storia del territorio" nove suoi documentari. Arturo Izzo collabora dal 1974 al 1988 con Laura Conti, fondatrice di Legambiente e autrice di testi famosi come "Che cos'è l'Ecologia",  "Questo  Pianeta", "Una lepre con la faccia di bambina". Nella formazione degli insegnanti delle 150 ore della Provincia di Milano realizza con insegnanti e corsisti del modulo di Seveso audiovisivi sul disastroso evento dell'Icmesa e sul vissuto dell'immigrazione in Lombardia. Nel 1978 realizza per la Regione Lombardia un documentario su salute e disagio.  Invitato da Elisa Vincitorio, partecipa alla Biennale di Venezia con audiovisivi sperimentali realizzati con insegnanti e allievi di scuole della provincia di Milano.  Nello stesso anno, con Duccio Demetrio, conduce seminari sull'interazione fra linguaggio dell'immagine e linguaggio verbale. Svolge per la Regione Lombardia una ricerca sull'alfabetizzazione iconica; parallelamente prosegue l'intensa collaborazione con Laura Conti, realizzando i documentari: " L' Energia"; "L'uomo e l'acqua un'amicizia difficile", "L'invisibile che si respira" per conto di Lega Ambiente e Ministero dell'Ambiente. Nel 1985 pubblica su "Palomar," quaderni di Portovenere, il  saggio: "L'immagine non parla da sola". Nello stesso anno realizza per l'amministrazione Provinciale della Spezia il documentario: " Dove i vigneti sostengono la costa - L'Area protetta delle 5Terre," testo di Laura Conti. Nel 1986 produce con la Soprintendenza Archeologica della Liguria il documentario:" La brillante sorella del Sole" – Luni colonia romana". Inoltre filma "Nel grembo del rifluente Oceano". Nel 1988 le sue immagini sono raccolte nel volume: "Tramonti: vigneti e cantine fra Portovenere e le 5 Terre" edito da Sagep con presentazione di Laura Conti. Nel 1989 realizza il documentario: "Un itinerario medioevale dalla Valle della Magra al Golfo della Spezia percorrendo la strada da Luni in Alpe Pennino" con testo di R. Tronfi, supervisione di Alessandra Frondoni (Soprintendenza archeologica della Liguria) e Tiziano Mannoni (Iscum Liguria). Nel 1990 porta a termine il documentario: "Le pietre, i muli, l'uomo, la viabilità medioevale in Val di Vara", testo di Isabella Ferrando, supervisione di Tiziano Mannoni. Realizza inoltre "L'aspra mia terra azzurra, gli anni giovanili del poeta Ceccardo Roccatagliata Ceccardi"  e  "Le parole scolpite " – voci della romanità". Espone alla Spezia la mostra "Ortonovo, Nicola, Borghi  collinari" con presentazione  di Giovanni Chiaramente  e "Cinque e più Terre" con un collage di immagini delle prodotte dal 1985 al 1999. La Mediateca Regionale, attualmente ospitata al Centro Giovanile "Dialma Ruggiero" conserva 30 mila fotografie; una cineteca di 250 documentari,  oltre a film in pellicola realizzati da autori liguri ; una videoteca con 3.000 videocassette e Dvd; un archivio sonoro con mille registrazioni; una discoteca con 3.000 dischi e cd. Oltre la donazione Izzo, la Mediateca si è arricchita di recente di nuovi fondi di particolare importanza. Il Fondo di padre Nazareno Taddei  è composto da 20.000 volumi sul cinema, 16.500 diapositive, 10 copioni cinematografici, 155 collezioni di riviste di cinema, 1.139 brochure di film e 30 bobine originali. Il Fondo di Roberto Natale, sceneggiatore spezzino scomparso nel 2012, che ha voluto lasciare alla Mediateca la sua biblioteca composta da 6.000 volumi. Sono stati inoltre acquisiti dalla casa editrice De Ferrari super 8 dedicati alla Liguria; il fondo Giorgio Ansaloni, pioniere dell'emittenza locale; le copie delle opere del regista Luigi Faccini e della produttrice Marina Piperno; le copie digitalizzate e recuperate dei film di Massimo Bacigalupo; il materiale del Cineclub Fotovideo di Genova dal 1964 ad oggi.

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