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Premio LericiPea “Paolo Bertolani” 2023 a Nevio Spadoni In evidenza

Lunedì 31 luglio 2023 alle ore 21.30 il Premio LericiPea "Paolo Bertolani", torna a La Serra, in piazza Santa Croce.

Lunedì 31 luglio 2023 alle ore 21.30 il Premio LericiPea "Paolo Bertolani", torna a La Serra, in piazza Santa Croce, il noto borgo lericino dove il Poeta nacque nel 1931. Ci piace ricordare che la data del 31 luglio è stata scelta proprio perché in quel giorno del 1998 Paolo Bertolani conobbe Mariangela Bacega, compagna di una vita.

Dopo i saluti del Sindaco di Lerici, Leonardo Paoletti, e del Presidente del Premio LericiPea, Pier Gino Scardigli, a dialogare con il premiato di questa edizione, Nevio Spadoni, uno degli ultimi grandi poeti dialettali romagnoli del secondo novecento, Manuel Cohen, noto critico dialettale e giurato del Premio LericiPea.

In inizio di serata, l'Ass.re alla Cultura, Lisa Saisi, ricorderà Paolo Bertolani con la lettura di alcune poesie insieme alla figlia del Poeta, Laura Bertolani. Ad impreziosire la serata anche le letture del testo teatrale “Lus” di Nevio Spadoni, intervallate e accompagnate dalla musica della fisarmonica di Ylenia Volpe.

Lus (Luce) è il primo monologo scritto in dialetto da Nevio Spadoni nel 1985 e andato in scena con l'interpretazione dell'attrice di "Ravenna Teatro" Ermanna Montanari e la regia di Marco Martinelli. Ha debuttato al Teatro Rasi di Ravenna il 27 dicembre del 1995 e successivamente in diversi teatri italiani e stranieri con l'interpretazione sempre di Ermanna e con Luigi Dadina e musiche di Luigi Ceccarelli. Tradotta in più lingue, fra l'altro in inglese, ha visto i teatri di Mosca, New York, Lisbona, Shanghai e tanti altri. Il testo ha avuto la presentazione di Marco Martinelli e di Gianni Celati.

Il monologo narra la storia di Bêlda (Ubalda), guaritrice e "stregona" realmente vissuta a San Pancrazio di Ravenna a cavallo fra diciannovesimo e ventesimo secolo. La Bêlda guarisce tutti con erbe e formule magiche, ma non ha pietà per gli ipocriti e le false morali, al punto di vendicare la madre, attraverso un maleficio, per un grave oltraggio subito dal prete del paese. Questi infatti aveva fatto dissotterrare la madre di Bêlda, sua perpetua, per certe chiacchiere ascoltate. E Bêlda che ha sempre operato magia bianca, non indugia a vendicare l'onta subita.

Il dialetto usato da Spadoni è quello di San Pietro in Vincoli di Ravenna, suo paese di origine, dialetto delle Ville Unite, lo stesso dell'attrice Montanari.

Nevio Spadoni, nato a S. Pietro in Vincoli (Ravenna), vive dal 1984 a Ravenna, dove ha insegnato filosofia nelle scuole superiori. Le sue poesie sono comprese in diverse antologie italiane e straniere, e tradotte in più lingue. Nel 2017 ha pubblicato Poesie (1985 -2017) per la Società Editrice “Il Ponte Vecchio” che contiene tutti i lavori precedenti: Par su cont, Al voi, Par tot i virs, A caval dagli òr, E’ côr int j oc,  I sgrafegn, Un zil fent, Nèsar, Nadêl Agli òmbar, I mur,  con pagine critiche, e nel 2019, con la stessa Casa Editrice, è uscito il volume Tutto il Teatro con le seguenti opere: Lus, La Pérsa, Sta nöt che al vós, L’isola di Alcina, La tromba, Galla Placidia, Francesca da Polenta, Teresa e Byron, Fiat lux! E’ fat dla creazion, Anàstasis, Giuditta di Betulia, E’ bal L’ôv ad stroz, La zopa Caratena, con testimonianze di attrici ed attori che hanno collaborato con lui, e sguardi critici.. Vincitore di premi di poesia, tra i quali “Il Boncellino”, il” Lanciano,” Tratti Poetry Prize,” Gozzano,”“Salva la tua lingua locale,” Premio internazionale Via Francigena, 3 classificato a “Poesia onesta”, Premio “Aldo Spallicci”, “Premio speciale SIAE”, Roma, 2016, Finalista “Premio Alda Merini”, 2015; Premio speciale della giuria “Salva la tua lingua locale”, Roma, Campidoglio 2018,  Premio alla carriera a Guardiagrele 2021; 2° classificato al “Premio Ischitella” nel 2021; “Premio Adriatico” per la poesia, Termoli, 2021. Collabora ad alcune riviste letterarie, a Il Resto del Carlino. Ha partecipato, su invito, a diversi Festival di letteratura: Seneghe, Alessandria, Roma, (Tempio Adriano) Ritratti di Poesia, 2016, Mantova, Tredozio. È autore inoltre di opere teatrali, andate in scena per “Ravenna Teatro” e “Ravenna Festival” in Italia e all’estero, fra le quali Luṣ e L’isola di Alcina, ottenendo per quest’ultima due nomination al Premio “Ubu”. Ha pubblicato le antologie Le radici e il sogno. Poeti dialettali del secondo ’900 (con Luciano Benini Sforza, Faenza MobyDick,1996), e, D’un sangue più vivo. Poeti romagnoli del Novecento (con Gianfranco Lauretano, Cesena, Il Vicolo, 2013).Con Fabio Pagani ha pubblicato Vivi nella parola, I sepolcri dei poeti romagnoli, Forlimpopoli, L’arcolaio, 2021. Con Sauro Mattarelli ha pubblicato “Passioni e ideali – Ricordando i personaggi delle”Ville Unite”, Longo editore, 2022.

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