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"Liguria delle Arti" alla scoperta di Pignone, una perla nel cuore della Val di Vara In evidenza

Domenica 23 luglio alle ore 21


Domenica 23 luglio alle ore 21 Liguria delle Arti fa sosta a Pignone, antico e illustre insediamento posto nel cuore della Val di Vara: un mare verde punteggiato da castelli medievali che un tempo presidiavano la fitta rete di percorsi di collegamento tra la costa e gli Appennini. Se nella scorsa edizione si è celebrato Varese Ligure, borgo all’avanguardia nel biologico e nella sostenibilità, in questa si racconta Pignone, anch’esso riconosciuto Bandiera Arancione dal Touring per la qualità del territorio e dei suoi prodotti, che è un altro caso esemplare del cammino di rinascita e sviluppo della Liguria interna sulla strada del recupero dell’identità culturale come risorsa per costruire il futuro.

Pignone, anticamente nota come la “porta delle Cinque Terre”, vale un viaggio perché conserva ancora, scritta a chiare lettere nelle sue pietre e nelle sue architetture di origine medievale, le pagine di una storia gloriosa e drammatica, fatta di abbandoni, rioccupazioni e resilienze. Una comunità capace di credere e dare concretezza alla parola “insieme”, basti rammentare come fu capace di rialzarsi dopo la devastante alluvione dell’ottobre 2011. Insediamento antichissimo, già sede di un castelliere ligure dell’Età del Ferro posto come stazione sulla via della transumanza, ebbe sempre stretti rapporti con i centri costieri e in particolare con Vernazza.

L’impianto medievale, rimasto pressoché intatto, conserva abbondanti resti di portali, portici monumentali, palazzi cinquecenteschi e la celebre loggia settecentesca, che testimoniano l’importanza economica e strategica del borgo quale “quartiere oltremontano” dello scalo principale delle Cinque Terre. Per secoli la strada di crinale tra Pignone e Vernazza costituì il collegamento tra i due nuclei di una stessa comunità che condivideva terreni agricoli, pascoli e chiese. Ancora oggi a Pignone si può ammirare la bella facciata trecentesca della Pieve di Santa Maria Assunta che fino al sec. XVI fu un centro cultuale dell’intero distretto.

A presidio di guadi di torrenti ci sono i bellissimi ponti in pietra “a schiena d’asino” che più ne evidenziano l’identità e da vedere sono sicuramente le fornaci da calce e le grotte carsiche, tra le più importanti dello Spezzino. Proprio su questi luoghi, raccontati dall’architetto Osvaldo Garbarino, si concentra la nuova prima di Liguria delle Arti. Una prima che come sempre amalgama la storia del territorio e il linguaggio dell’arte con quello della musica immortale e della grande letteratura. Così a introdurre e accompagnare la serata è la chitarra del talentuoso Dario Maraviglia (classe 2000), musicista del Conservatorio Puccini della Spezia, alle prese con il repertorio di Joahnn Sebastian Bach e Augustine Barrios. Infine l’attore e scrittore Pino Petruzzelli porta in dote alcune pagine del suo libro Terra, guerra, radici oltre a proporre brani tratti da due grandi classici contemporanei: L’uomo che piantava gli alberi di Jean Giono e Camminare di David Le Breton.


L’appuntamento è per domenica 23 luglio ore 21.00 a Pignone, nel piazzale della Pieve di Santa Maria Assunta. L’ingresso è libero. Si ringrazia il Comune di Pignone per l’adesione e la collaborazione.

 

 

 

Le prossime date di Liguria delle Arti celebreranno la vita e la scrittura di due straordinari poeti contemporanei: Giorgio Caproni sabato 29 luglio (ore 17) a Fontanigorda, Eugenio Montale domenica 30 luglio (ore 21) a Monterosso.
Scopri tutti gli appuntamenti su www.teatroipotesi.org, su www.lamialiguria.it e sulla pagina Facebook di Pino Petruzzelli.
Il progetto ideato e diretto da Teatro Ipotesi è realizzato in collaborazione con Regione Liguria, G.O.G - Giovine Orchestra Genovese, Conservatorio Paganini di Genova, Conservatorio Puccini della Spezia, con il prestigioso patrocinio di Rai Liguria e con il sostegno di Coop Liguria.

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