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Alla scoperta del cosmo con gli Astrofili Spezzini In evidenza

di Anna Mori – Inizia da qui ”Pillole di Astronomia”, un viaggio alla scoperta del cielo che faremo, con cadenza mensile, in compagnia dell’Associazione Astrofili Spezzini.

Inizia da qui un viaggio alla scoperta del cielo che abbiamo voluto chiamare “Pillole di Astronomia” e che faremo insieme all’Associazione Astrofili Spezzini (AAS), fondata alla Spezia nel 1978 da una decina di soci, per lo più studenti universitari e delle scuole superiori.

Negli anni ’80 le attività dell’Associazione hanno riguardato soprattutto l’autocostruzione dell’osservatorio astronomico, ritenuto uno strumento indispensabile per la vita stessa dell’associazione, e lo sviluppo dell’attività di divulgazione scientifica al grande pubblico realizzata attraverso iniziative quali conferenze, mostre fotografiche, serate di osservazione del cielo.

Nel 1984, con un piccolo telescopio Newton da 15 cm, l’AAS ha proposto agli spezzini diverse giornate di osservazione durante il passaggio della cometa di Halley: fu un grande successo che ha visto la partecipazione di migliaia di persone.

Nel 1986 l’Associazione ha organizzato altre serate lungo la passeggiata Morin per permettere l’osservazione della grande opposizione di Marte.

Ma chi sarà la “star” degli eventi di questo mese? Lo abbiamo chiesto a Luigi Sannino, Presidente dell’Associazione Astrofili Spezzini.

Star degli eventi di questo mese degli Astrofili Spezzini sarà sicuramente SN 2023ixf, ovvero una supernova di tipo II che si trova nella Galassia Girandola (M101).

Che cosa è una supernova?

Una supernova è una potente e luminosa esplosione di una stella che si verifica durante gli ultimi stadi evolutivi di una stella massiccia, ovvero una stella con una grande massa, solitamente di colore blu, molto calda e luminosa. Abbiamo supernove anche nel caso in cui una nana bianca, stella di piccole dimensioni e scarsa luminosità, viene innescata in una fusione nucleare fuori controllo. L'oggetto originale, chiamato progenitore, collassa in una stella di neutroni o in un buco nero, o viene completamente distrutto per formare una nebulosa diffusa. Durante l’esplosione viene liberata un’energia enorme e la stella diventa talmente luminosa che il suo picco di luminosità può essere paragonabile a quello di un’intera galassia. La luce emessa dalla stella in seguito all’esplosione, prima di svanire, dura qualche mese ed è paragonabile a quella che il nostro Sole è in grado di emettere in un miliardo di anni.

Che cosa vuol dire “supernova di tipo II”?

Esistono due tipi di Supernovae, differenti per il meccanismo di esplosione e per i “progenitori”, ovvero, come abbiamo visto, il tipo di stelle da cui si origina l’esplosione. Le supernove di “tipo I” non si originano da stelle singole ma da sistemi binari, costituiti da due stelle vicine che ruotano intorno ad un centro di gravità comune. Possono essere ad esempio una nana bianca e una stella compagna. Le supernovae di tipo II, invece, si originano da stelle molto massive (circa 10 volte la massa del nostro Sole). Questo tipo di stelle vive fino a 10 milioni di anni, un tempo molto breve, paragonato al fatto, ad esempio, che il nostro Sole vivrà ancora per 5 miliardi di anni.

Quando è stata osservata per la prima volta SN 2023ixf?

È stata osservata per la prima volta il 19 maggio 2023 da Koichi Itagaki e immediatamente classificata come supernova di tipo II. Dopo la scoperta, il progetto Zwicky Transient Facility, un progetto di osservazione del ciel che utilizza una fotocamera avanzata collegata al telescopio Samuel Oschin dell'osservatorio di Monte Palomar in California, ha trovato un'immagine di recupero della supernova di magnitudine 15,87 risalente a due giorni prima della scoperta. La supernova si trova a circa 21 milioni di anni luce dalla Terra e si prevede che abbia lasciato dietro di sé una stella di neutroni o un buco nero sulla base degli attuali modelli di evoluzione stellare. SN 2023ixf può essere osservata con telescopi piccoli da 200 mm e dovrebbe rimanere visibile con i telescopi amatoriali per alcuni mesi.

In questo mese di luglio che cosa possiamo osservare nel cielo oltre alla supernova?

Nel mese di luglio in prima serata saranno ancora visibili i pianeti Venere e Marte, mentre il “Gigante Gassoso” Saturno, sarà osservabile solo in tardissima serata. Comincia il periodo caldo anche per l’osservazione degli sciami meteorici: nella prima parte della notte potremmo osservare lo sciame delle Pegasidi (picco il 10 luglio) e le Aquilidi (picco il 18 luglio). Nella seconda parte di luglio vedremo l’attività delle alfa Cignidi e delle delta Aquaridi.

L'immagine di copertina è una fotografia ripresa da Luca Bertagna, socio AAS, dai prati di Logarghena il 26 giugno 2023.

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