Dedicato alla Città della Spezia, che col Premio Exodus ricorda ogni anno la vicenda dei profughi ebrei che stazionarono in città per diverse settimane, in attesa dei permessi per la navigazione verso la Palestina.
Nel maggio del 1946 due navi partirono da La Spezia alla volta della Palestina. I passeggeri, 1014 ebrei scampati ai lager nazisti, erano rimasti bloccati per trentacinque giorni dal rifiuto del governo inglese di concedere i permessi per l’espatrio. La volontà di lasciare l’Europa per il sogno della Palestina, unita alla solidarietà dei cittadini italiani segnò una delle prime tappe per la liberazione di un intero popolo.
Questa non è la storia del viaggio ma dell’attesa della partenza.
Protagonisti dello spettacolo sono attrici ed attori adolescenti che con i loro corpi e le loro voci raccontano al pubblico la Storia passata creando un ponte generazionale ed un passaggio di testimonianza della vicenda dell'esodo ebraico dopo la Seconda Guerra Mondiale. I giovani artisti hanno abbracciato con entusiasmo le piccole storie dei ragazzi di allora che affollavano il molo Pagliari, riconoscendo in quei ragazzi, diversi da loro per cultura ed esperienza, le loro passioni, le loro fragilità, la loro voglia di vivere sempre e comunque, la loro voglia di affermarsi in un mondo crudele che spesso li rifiuta. Assieme a loro sul palcoscenico che diventa "il molo dell'attesa", anche tanti bambini e adulti, pronti tutti insieme, ad appassionare il pubblico raccontando una delle Storie più importanti della nostra città.
Filo conduttore dello Spettacolo è la Musica, il canto che accompagna nelle forme tradizionali ebraiche e klezmer e in canzoni originali lo sviluppo della storia, contrappunto ideale concretizzato dalle 2 orchestre, una di scena e una in "buca" e dai protagonisti, 2 cori, uno di adulti ed uno di ragazzi e bambini.
Con
Coro Ragazzi F.De Andrè
Four Steps Choir
regia Enrico Casale
drammaturgia Davide Faggiani
direzione musicale Gloria Clemente