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Fuori Luogo 11 presenta "Questo è il tempo in cui attendo la grazia" In evidenza

Sabato 5 marzo – ore 21.15

Uno speciale weekend di eventi, dedicato a Pier Paolo Pasolini in occasione del centenario della nascita: si comincia sabato 5 marzo con Fabio Condemi e Gabriele Portoghese che presentano in prima regionale Questo è il tempo in cui attendo la grazia, biografia onirica e poetica di Pasolini attraverso le sue sceneggiature (il titolo è tratto dal verso della poesia Le nuvole si sprofondano lucide, inserita nella raccolta Dal diario (1945-1947), Salvatore Sciascia, Caltanissetta maggio 1954) per chiudere domenica 6 marzo, dalle ore 17.45 nell’ambito del progetto Tea Time, conversazioni, live performance, sconfinamenti all’ora del tè, con Le nuvole si sprofondano lucide, un dialogo tra l’artista Jacopo Miliani e lo scrittore Walter Siti, (in collegamento video) maggiore critico e curatore dell’opera completa pasoliniana per la collana I Meridiani di Mondadori.

Continua con un denso e interessante weekend la stagione di Fuori Luogo 11, percorsi di teatro contemporaneo nel presente, progetto dell'Associazione Gli Scarti in partnership con Balletto Civile, associazione Scena Madre e Casarsa Teatro e in collaborazione con il Comune della Spezia, e con i Comuni di Sarzana e Santo Stefano di Magra, realizzata con il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo (maggior sostenitore) nell’ambito del bando "ART~WAVES. Per la creatività, dall’idea alla scena" e sostenuta dal Ministero della Cultura e da Regione Liguria.

Da non perdere sabato 5 marzo ore 21.15 lo spettacolo Questo è il tempo in cui attendo la grazia, biografia onirica e poetica di Pasolini attraverso le sue sceneggiature, regia del giovane Fabio Condemi, Premio Ubu come migliore regia 2021 con in scena Gabriele Portoghese, premio Ubu come Miglior Attore 2021.
Spiegano i due artisti: "Sfogliando una sceneggiatura di Pasolini entriamo immediatamente nella sua officina poetica. Lo sguardo su un mondo (quello contadino e preindustriale) che sta scomparendo, le periferie come luoghi di disperata e ultima ricerca della grazia, le “folgorazioni figurative” per i pittori medievali e manieristi studiati sotto la guida di Roberto Longhi".

Come scrive Georges Didi-Huberman nel suo saggio Come le lucciole, “Tutta l’opera letteraria, cinematografica e persino politica di Pasolini sembra attraversata da momenti di eccezione in cui gli esseri umani diventano lucciole – esseri luminescenti, danzanti, erratici, inafferrabili e, come tali resistenti – sotto il nostro sguardo meravigliato”.

I temi dello sguardo e dell’ecfrasi sono centrali in questo lavoro, Si comincia col bambino che vede il mondo, la luce, la natura, sua mamma per la prima volta (Edipo) e si prosegue con lo sguardo antico e religioso sul mondo del Centauro (Medea) e si arriva fino allo sguardo su un’Italia imbruttita dal nuovo fascismo consumista (la forma della città) passando per la “disperata vitalità” presente nel fiore delle Mille e una notte e per la scena de La Ricotta nel quale il regista viene intervistato e recita “io sono una forza del passato”. I termini “vede”, “come visto da”, “vediamo”, “guarda”, “Attraverso gli occhi di...” compaiono molto spesso in tutti i testi scelti e creano questo filo rosso sul tema del vedere che è molto importante in un periodo nel quale la capacità di guardare le cose si è atrofizzata.
Per questo motivo il materiale letterario che abbiamo scelto è tratto dalle sceneggiature: sfogliando una sceneggiatura di Pasolini entriamo immediatamente nella sua officina poetica e in quelle “folgorazioni figurative” per i pittori medievali e manieristi studiati sotto la guida di Roberto Longhi.
Quello che ci interessa esplorare non è il suo cinema (cioè il prodotto definitivo delle sceneggiature) ma il suo sguardo
Uno sguardo che ci riguarda, sempre.

Walter Siti (Modena, 1947) è saggista e scrittore italiano. Ultimati gli studi alla Scuola Normale Superiore di Pisa ha intrapreso la carriera universitaria e negli anni ha insegnato presso gli atenei di Pisa, Cosenza e L’Aquila. S. è un apprezzato critico letterario: dopo aver pubblicato saggi su Montale e Penna (fra gli altri), è divenuto il curatore dell’opera completa di Pier Paolo Pasolini per la collana I Meridiani di Mondadori. A partire dagli anni Novanta ha poi acquisito una crescente notorietà come scrittore grazie a romanzi quali Scuola di nudo (1994), Un dolore normale (1999), Troppi paradisi (2006), Il contagio (2008), Autopsia dell’ossessione (2010), Resistere non serve a niente (2012. Premio Mondello 2013 e vincitore al Premio Strega 2013), Il realismo è l’impossibile (2013), Exit strategy (2014), La voce verticale – 52 liriche per un anno (2015) e Bruciare tutto (2017); nel 2018, il pamphlet Pagare o non pagare e il romanzo Bontà; La natura è innocente (2020); Contro l’impegno. Riflessioni sul Bene in letteratura (2021. Premio Viareggio-Rèpaci per la saggistica). è critico televisivo per La Stampa.

Jacopo Miliani è un artista visivo che vive e lavora a Milano. La sua pratica guarda alla performance come metodologia di ricerca. È fondatore del progetto editoriale indipendente Self Pleasure Publishing cha ha un focus sulla sessualità. Ha collaborato con diversi performers tra cui Jacopo Jenna, Annamaria Ajmone, Sara Leghissa, Antonio Torres, divaD, Benjamin Milan, Mathieu LaDurée, Eve Stainton. I suoi progetti a carattere interisciplinare hanno visto la partecipazione del regista Dario Argento, i designers Boboutic, il produttore musicale Jean–Louis Hutha e la semiotica Sara Giannini. Ha al suo attivo mostre personali e collettive in diversi spazi espositivi tra cui Centro Pecci, Prato (2021), OGR, Torino (2021) GAMeC, Bergamo (2019), Galeria Rosa Santos, Valencia (2018), Palais de Tokyo, Parigi (2017), David Roberts Art Foundation, London (2017) Kunsthalle Lissabon, Lisbona (2016), ICA studio, London (2015), Studio Dabbeni, Lugano (2015), MADRE, Napoli (2011).

Questo è il tempo in cui attendo la grazia
da Pier Paolo Pasolini
drammaturgia e montaggio dei testi Fabio Condemi, Gabriele Portoghese
regia Fabio Condemi
con Gabriele Portoghese
drammaturgia dell’immagine Fabio Cherstich
filmati Igor Renzetti, Fabio Condemi
assistente alla regia Consuelo Bartolucci
foto di scena Claudia Pajewski

produzione Centro di Produzione Teatrale La Fabbrica dell’Attore-Teatro Vascello,
Teatro di Roma -Teatro Nazionale, Teatro Comunale Giuseppe Verdi – Pordenone

BIGLIETTI SINGOLI:
intero: 12€
ridotto under 30: 10€
ridotto corso Scarti: 8€
studenti: 5€
EVENTI - Tea Time
ingresso 1€ con acquisto tazza 12€ (accesso a tutti gli eventi)

Info e prenotazioni: tel 333-2489192 | mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
Orari apertura biglietteria al Dialma, La Spezia
Lunedì martedì e mercoledì: dalle ore 16 alle 21
Giovedì: dalle ore 16 alle 18:30
Il giorno di spettacolo a partire da 2 ore prima dall'inizio dell'evento
Biglietti acquistabili anche presso la Biglietteria del Teatro degli Impavidi, Sarzana tel 3464026006 orari di apertura: mar giov e sab 9.30-12.30
Acquistabili online su Vivaticket.it

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