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L'attualità di Don Milani: un ragazzo di Barbiana affascina gli studenti spezzini

Agostino Burberi, uno dei primi sei ragazzi di Barbiana, ha affascinato gli studenti spezzini, presenti numerosi in sala Dante per iniziativa dell'Associazione Culturale Mediterraneo, della Consulta Studentesca Provinciale e della Federazione degli Studenti.

Prima di lui Marco Bibolini, per la Consulta, e Giorgio Pagano, per Mediterraneo, avevano parlato di "attualità e validità di don Milani, nonostante i grandi cambiamenti rispetto a cinquant'anni fa". E Burberi lo ha dimostrato, raccontando l'esperienza della scuola di Barbiana. Era una scuola senza banchi e senza voti, che iniziava alle 8 e finiva alla sera: don Milani era capace di renderla continuamente interessante per i ragazzi. Il maestro era fondamentale, ma altrettanto lo era il clima che si riusciva a creare: i più grandi insegnavano ai più piccoli, se qualcuno rimaneva indietro ci si fermava tutti, i traguardi di uno erano i traguardi di tutti. Si leggevano i giornali, ha continuato Burberi, e c'era grande attenzione alla vita, all'attualità, alle cose che succedono. Fondamentale, poi, era il valore del gruppo, il lavoro di gruppo. E lo spirito di classe: i ragazzi poveri e più svantaggiati di Barbiana dovevano avere anche loro cultura, possedere cioè la padronanza delle parole, condizione per avere gli stessi diritti dei ragazzi borghesi, e soprattutto per essere utili agli altri. Don Milani, ha detto Burberi, amava profondamente i ragazzi. Forse il suo segreto più grande, attualissimo, era questo amore, il credere nei ragazzi, il far percepire che si ha fiducia in loro. Il ragazzo di Barbiana ha raccontato anche l'esperienza precedente di don Milani, la scuola popolare serale di Calenzano, e prima la sua gioventù di figlio di una ricchissima famiglia fiorentina. Anche se, ha detto, "lui ci parlava della sua vita solo da quando era entrato in seminario, mai del passato". Sappiamo ancora poco della sua conversione, ma il motivo di fondo fu "il suo voler allontanarsi dalla classe degli sfruttatori". Prima di morire disse ai ragazzi: "Dio ha fatto un miracolo, il cammello è passato nella cruna dell'ago", alludendo alla sua origine sociale che aveva sempre combattuto nel nome dell'eguaglianza e della giustizia.

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Ass. Culturale Mediterraneo

Corso Cavour, 221
19122 La Spezia

Tel. 345 6124287
Fax. 0187 732765

associazioneculturalemediterraneo.com/sp/

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