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A Sarzana “Battifuego”, in difesa del Centro Sociale (foto) In evidenza

di Luca Manfredini – Una “jam session” aperta a tutti in quel Circolo Arci che da sempre vuole essere uno spazio aperto di vera aggregazione sociale.

 

Anziani, giovani e famiglie con prole sono gli abituali frequentatori e valorizzatori, nel loro perfetto contaminarsi, del centro sociale “XXIX Novembre” di Battifollo, nato nel 1982 per volontà degli abitanti del quartiere.

Come ben spiega il volantino della petizione organizzata in sua salvaguardia: “costruito fisicamente con la loro stessa forza lavoro e la messa a disposizione dei materiali, coadiuvati dal Comune sugli aspetti burocratici, facendolo divenire un vero presidio per la comunità ed un bene fruibile per tutti”.

Nato per volontà e lavoro dei cittadini quindi, il Centro continua da allora a svolgere il suo impegno e ad accogliere nei propri spazi chiunque ambisca a viverlo.

Dalla sala bar e megaschermo agli accoglienti tavoloni esterni nel prato sotto le piante curate, dal campetto da calcio gratuito dove non si disdegna fare anche qualche “canestro” a basket ai giochi per i bimbi posizionati sotto maestosi pini marittimi, dai tavoli da ping pong ai campus estivi, senza dimenticare il barbecue accessoriato all’aperto: ogni generazione convive in un unico e variegato parco dove la musica dal vivo dei giovani si fonde perfetta con le briscole degli anziani.

“Battifuego Space Jam” è un rito che si rigenera da 5 edizioni e valorizza ulteriormente il tutto, organizzato da Jacopo e il “Battifuego LoStaff” una giornata intera dedicata a jam musicali, sfide e tornei sportivi, drink sostanziosi e “grigliata cooperativa” dove ognuno porta “la pappa” e tutti assieme si griglia in gruppo, poco prima di lasciarsi andare sulle note della serata musicale in cui ogni musicista si unisce in gruppi variegati/azzardati/complici e... la passione musicale prende il volo!

Anche “Battifuego” si è unito al circolo per pubblicizzare la petizione e “salvare” questo rispettato centro sociale la cui convenzione che lo lega con il Comune scade il 31 maggio 2019. “Salvare” giustamente virgolettato perché non è ancora dato a saper se il circolo rischi veramente qualche cosa ma, al momento, i rinnovi automatici sono allo studio della della nuova Amministrazione che ha messo sotto lente di ingrandimento i circoli Arci presenti nel Comune e inviato una lettera di “non rinnovo”.

Una revisione dei criteri di gestione delle strutture pubbliche e di controllo sul rispetto delle regole che viene letta in chiave politica e preoccupa molti: “Ci auguriamo che le firme della petizione crescano abbondantemente affinchè il Comune possa ripensarci” – scrive il Presidente e titolare dell’attività, Diego Corsi, appoggiato dall’Associazione Battifollo che ha affidato la gestione del circolo che consta di 300 soci e tre dipendenti.

Leggiamo ancora sulla petizione: “Attualmente l’associazione titolare della convenzione, forte della solidità e del radicamento sul territorio del centro sociale, ormai punto di riferimento per l’intera città, è intenzionata ad investire sul rinnovo della convenzione stessa per proseguire il lavoro portato avanti in questi anni e per tutelare l’esistenza di un presidio di aggregazione e comunità indispensabile per il nostro territorio – e concludono – a questo proposito ci rivolgiamo all’Amministrazione comunale chiedendo che, nelle scelte che verranno fatte a tale proposito, si tenga conto di questa storia, di queste caratteristiche uniche e dell’importanza di mantenere vivo e attivo questo luogo di incontro e socialità di cui si avverte forte la necessità”.

Il Consigliere Umberto Raschi (PD) ha protocollato dai primi di marzo un’apposita richiesta di incontro urgente con il Sindaco Ponzanelli, e attende risposta.

La paura del “dopo convenzione” agita naturalmente tutti i centri presenti nel Comune, ma nel rispetto dei giovani di ieri e di oggi il Centro di Battifollo mantiene invariata una particolare attenzione.

Il 5° Battifuego si è svolto regolarmente e regolarmente ha dato il meglio di sè accompagnando di ritmi e colori il lungo sabato passato. Percussioni, birre e giochi hanno allietato il pomeriggio e incendiato la serata: le musiche dal vivo e gli strumenti di molti si sono mischiati in un tourbillon di generi e passioni in cui i due veterani Andrea Giannoni e Enrico Gastardelli, meglio conosciuti come “Harpo e Gas”, si sono rinnovati e confermati ancora una volta come indiscussi “animali da blues”, ma aperti a tutti i generi.

Forti di 40 anni di passione comune e in attesa di festeggiare a dicembre il quarantennale dal primo concerto assieme, si sono posti a disposizione di ogni “portatore sano” di musica presente nella serata battifollesca e hanno animalisticamente alimentato le esibizioni del Battifuego Space Jam”.

“Musica proletaria per veri musicisti – ha commentato il Reverendo Harpo non privo di una punta di malizia – in questa serata dedicata all’importante ideale il cuore di tanti, quelli veri, peccato per i “ricchi” della musica sarzanese che sono stati a casa, ma ciò non stupisce, anzi”.

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