"Ho letto il vostro articolo apparso in data odierna sull'epilogo di un contenzioso giudiziario che si è avuto tra il giornalista Corrado Ricci e il signor Livio Orlando Grazzini e devo purtroppo constatare che, sebbene tale vicenda non mi riguarda minimamente, in relazione alla stessa viene però citato il mio nome, imponendomi di replicare con decisione.
Innanzitutto è bene tenere presente che io non so nulla dell'asserita vicenda Onlus - Corte dei Conti di cui si parla nell'articolo, anche perchè non sono il legale rappresentante nè della citata Lida, nè tantomeno di Gadit.
So che il signor Livio Orlando Grazzini è, o è stato, il presidente di tali Onlus, lo conosco da tempo, ma è altrettanto vero che la querela di cui avete scritto non mi riguarda e non mi ha mai riguardato, ragion per cui al suo esito ed al suo contenuto non sono minimamente interessato, salvo dover rilevare e lamentare di venir citato a sproposito in associazione a questa azione e conclusione che riguarda esclusivamente, nel caso, il signor Grazzini e il signor Ricci.
Quanto ai fatti attinenti la citata A.N.V.C.G. - Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, nel Vostro articolo ci si è fermati alla mezza verità: perchè se è vero che c'è stata una imputazione che mi ha riguardato in tale questione, è altrettanto vero che all'esito dell'udienza davanti al Giudice dell'udienza preliminare c'è stata una pronuncia di non luogo a procedere nei miei riguardi che costringe tutti, anche i miei eventuali detrattori, a prendere atto che io nel merito sono da considerarsi innocente a tutti gli effetti, specialmente quelli di Legge".
Massimiliano Notarangelo