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Sarzana, multiculturalismo e leggi dello Stato al centro del primo incontro organizzato dal Circolo Pertini In evidenza

Presentato il libro di Cinzia Sciuto "Non c’è fede che tenga”.


Oltre 70 persone nel centro sociale Barontini hanno partecipato alla presentazione del libro "Non c’è fede che tenga” (Feltrinelli).

Il pubblico ha ascoltato attento l’intervento dell'autrice Cinzia Sciuto, che ha affrontato i temi della difesa delle libertà individuali e delle conquiste dei diritti civili e sociali che sono state realizzate in lunghi anni di lotte e battaglie.

Ha affermato l'autrice: "Il nemico è il multiculturalismo, cioè la tendenza ad accettare deroghe alle leggi generali dello Stato motivate da aspetti religiosi. E’ ingiusto per esempio che un Sikh venga esonerato dall’obbligo del casco in moto, perché la sua religione prevede il turbante. Se il casco è obbligatorio è obbligatorio per tutti e non possono esistere motivazioni di ordine religioso per consentire a qualcuno di derogare alla legge.
Oggi le società occidentali e le sinistre in particolare soffrono troppo del “complesso del colonizzatore”, visto che l’occidente ha prodotto sfruttamento, devastazione, schiavismo e colonialismo, oggi deve consentire ai popoli ex coloniali deroghe alle leggi che invece non sono consentite ad altri.
Taluni gruppi religiosi tentano di impostare una sorta di autogestione di parti della legislazione. Così se il plagio, le violenze o le costrizioni verso minori sono giustamente condannate dalla legge italiana, qualcuno con la motivazione che “lo prevede la loro religione” accetta pratiche come l’infibulazione o la resezione del clitoride alle bambine e la circoncisione per i bambini, oppure si accetta che i genitori impongano il velo a bambine inconsapevoli di 6 o 7 anni. Questa è violenza fisica o morale sui minori e uno stato civile non può accettarlo, tantomeno si può accettare una deroga concessa a una comunità. I singoli individui di quella comunità sarebbero costretti, pena la violenza o la minaccia di esclusione, a seguire i voleri dei capi, e il principio fondamentale che la libertà è degli individui e non dei gruppi si andrebbe a far friggere".

Molti gli interventi e le domande. Un dibattito intenso e partecipato. L’iniziativa del circolo Pertini è stata molto apprezzata e ben 12 persone hanno deciso di aderire al circolo stesso nel corso della sera stessa.

 

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