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"Rabona" ricorda lo"scudetto fantasma" dello Spezia del 1944 In evidenza

di Alessio Boi- Dedicato al pompiere Stefano Colasanti, la trasmissione di Rai 3 condotta da Andrea Vianello ricorda quando i "pompieri dello Spezia" furono campioni d'Italia nel 1944.

Verso la fine della puntata di ieri sera di "Rabona", un programma di approfondimento calcistico che va in onda su Rai 3 dalle ore 23, è stato ricordato lo "scudetto fantasma" che vinse lo Spezia Calcio nel 1944. Dopo la fine di Juventus-Inter, partita decisa dal colpo di testa dell'attaccante bianconero Mandzukic, la puntata è stata dedicata a quel match, con approfondimenti sul passato e i retroscena di quell'incontro che è soprannominato il "derby d'Italia".

Spezzoni di partite del secolo scorso, accompagnato dai commenti del conduttore e degli ospiti, fino al ricordo di quel fantomatico scudetto vinto dallo Spezia verso la fine della Seconda Guerra Mondiale. Il calcio ha dimostrato di non volersi arrendere anche davanti a un episodio drammatico come la guerra, ma in un clima in cui c'era la Repubblica di Salò da una parte e l'avanzata degli Alleati dall'altra, la Federazione Italiana Giuoco Calcio, che si era trasferita a Venezia, riesce, nel 1944 a dare vita a un campionato calcistico regolare, ma solo per le squadre che giocavano sopra la linea gotica, favorendo il trasferimento temporaneo dei calciatori che giocavano nelle squadre che ne stavano al di sotto in quelle regolarmente in campo.

"Tra le squadre iscritte al campionato c'è anche lo Spezia, che in quell'anno è arrivato sesto in serie B- spiega il conduttore Andrea Vianello- ma la squadra degli "aquilotti" è in condizioni critiche, per via dei bombardamenti". Sempre lui:"Il presidente Prioli fu imprigionato dai tedeschi e deportato, il campo era inagibile, si doveva usare quello di Rapallo. Ma il suo dirigente Semorile, l'ultimo rimasto si fa venire un'idea: fa un accordo col comandante dei pompieri civici e fa arruolare tutti i calciatori rimasti nel corpo dei Vigili del Fuoco, in modo tale da non rischiare di essere chiamati alle armi". Dunque nel 42esimo corpo dei Vigili del Fuoco erano tutti calciatori: era la squadra titolare dello Spezia Calcio, che, in quelle condizioni, cambia nome e diventa VVF Spezia.

La squadra inizia così l'avventura con l'allenatore Ottavio Barbieri, spostandosi invece che con il pullman con l'autobotte, ma soprattutto, vincendo. Battono Carpi, Modena, Bologna, Fidenza, Parma e arrivano in finale in un campionato che era strutturato a gironi. Una finale a tre con Venezia e Torino, i campioni d'Italia. Pareggiano col Venezia, e, dovendo affrontare il Torino, il risultato sembrava scontato: il Torino del 1944 era molto forte. "Il Torino prende un po' sotto gamba la finale- dichiara sempre il conduttore Vianello- così sotto gamba che va a giocare un'amichevole 2 giorni prima, arrivando stanco a Milano, giusto in tempo per la partita".

"Nonostante si trovassero di fronte a una squadra molto forte gli "aquilotti" entrano in campo più agguerriti che mai-sempre lui- segnano subito, e il Torino pareggia, ma Angelini, l'autore dell'1-0, fa anche il 2-1: il tempo scade e lo Spezia vince, vince tra l'incredulità generale". Il VVF Spezia diventa Campione d'Italia 1944, ma quello scudetto non sarà mai riconosciuto, perché la federazione cambierà le carte in tavola e deciderà che quel campionato non avrà lo stesso valore degli altri, valendo solo una piccola coppa. Il conduttore conclude:" Il ricordo delle imprese dei pompieri dello Spezia è dedicato a Stefano Colasanti, che ha perso la vita due giorni fa".

 

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