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Il Ministro Orlando a Sarzana: apre ufficialmente la casa-famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII In evidenza

di Alessio Boi- Una villa confiscata alla mafia, oggi completamente ristrutturata e messa a disposizione per il sociale. Orlando:"Un elemento di efficacia per la lotta alla criminalità organizzata".

 

Una villa di 3 piani per 500 metri quadrati e più di due ettari di terreno, con tanto di ulivi e un bosco che circonda la struttura: queste le caratteristiche principali della casa-famiglia che, oggi sabato 18 novembre, è stata ufficialmente inaugurata dal Ministro della Giustizia Andrea Orlando, il quale è giunto in Via Ghigliolo 32 subito dopo la Santa Messa tenutasi dal Vescovo della Spezia-Sarzana-Brugnato Luigi Ernesto Palletti. Un progetto che prende il nome di "Ca' Carnevale- Ghigliolo Terre Libere", ovvero il risultato di una grande sinergia tra diversi enti, tutti uniti in nome della legalità: in primis la Comunità Papa Giovanni XXIII (l'ente responsabile che ha ottenuto la villa in comodato d'uso), il Consorzio di cooperative sociali Cometa, l'Associazione Contro le Mafie Libera e la Fondazione Carispezia, che ha finanziato l'iniziativa con 80.000 euro.

 

La casa situata nella località Paghezzana è stata l'abitazione di Gabriele Venturi: il boss della compravendita di auto fuorilegge che, nel 2010, si è visto sottrarre un patrimonio di oltre 10 milioni di euro dopo il lungo lavoro di indagine della Guardia di Finanza. Sette anni dopo l'immobile inizia una nuova vita, e Andrea Orlando è stato tra i primi a calpestare un territorio che fino a qualche tempo fa era di proprietà della criminalità organizzata.Il Ministro scende dall'auto in tarda mattinata e si concede subito alla stampa locale:"La guerra è ancora lunga, e non bisogna sottovalutare la presenza in nessuna realtà, poichè credo che questo errore in passato sia stato fatto e abbia agevolato le organizzazioni criminali- e prosegue- questa battaglia però al giorno d'oggi viene affrontata con strumenti più forti: l'approvazione recente del codice antimafia consente una capacità di aggressione dei beni patrimoniali della mafia da parte dello stato più rapida e più intensa, oltre a consentire un utilizzo più efficiente di questi beni".

 

Al termine delle dichiarazioni davanti alle telecamere del Ministro, il rappresentante di Libera Marco Lorenzo Baruzzo introduce la cerimonia di inaugurazione e presenta il Prefetto della Spezia Antonio Lucio Garufi, il quale, dopo i ringraziamenti, dichiara:"L'attività di lotta al crimine organizzato si porta avanti su tutti i fronti, con un'energica attività di prevenzione e con la collaborazione dei cittadini, i quali devono alzare le barriere contro corruzione e inquinamento-e conclude- poi c'è anche questo: il recupero del maltolto e il ripristino della legalità". La parola poi ritorna ad Orlando, che questa volta parla ai presenti:"Reputo molto importante il passaggio dalla criminalità a questo, una struttura il cui compito è quello di far crescere bambini e giovani-e continua-la mafia non è sconfitta e non è meno pericolosa di prima, ma è diversa: questa cambia strategia puntando sulla monetizzazione, le organizzazioni possono arrivare molto vicine senza che ce ne rendiamo conto, poichè oggi è formata principalmente da soggetti finanziari. La mafia può distruggere l'economia". È il turno poi dell'Assessore Daniele Castagna, che interviene in qualità di rappresentante dell'Amministrazione Comunale:"Questo è un segnale territoriale, provinciale e direi anche nazionale. Si tratta di un percorso iniziato nel 2010 che ha previsto la bonifica e il riutilizzo di un bene sequestrato e riutilizzato per fini sociali. Noi, come amministrazione, saremo sempre presenti per portarlo avanti e per cercare di migliorarlo". Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti anche il Vicepresidente della Fondazione Carispezia Alberto Balbarini, il Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII Giovanni Ramonda e il rappresentante del Consorzio Cometa Don Franco Martini.  

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