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Scalinata Cernaia, prosegue la polemica In evidenza

"La giunta comunale su Cernaia, come in molte altre vicende, mente sapendo di mentire".


Massimo Baldino (Effetto Spezia - PER LA NOSTRA CITTA') interviene così: "Mistifica i fatti, in modo seriale, esattamente come certi Serial Killer, quando dice che le piante abbattute erano pericolose, citando in proposito la perizia del Dott.Sani.
Tale perizia infatti (e mi auguro che qualche giornale prima o poi decida di pubblicarla) dice esattamente il contrario.
Le piante giudicate pericolose erano già state abbattute a suo tempo (e ancora non ripiantumate).
Quelle ancora in piedi erano state giudicate invece in discreto stato vegetativo e senza nessuna propensione alla caduta .
Il Dott. Sani però, non avendo mai potuto vedere un progetto modificato che permettesse lavori compatibili con la sopravvivenza delle piante non ha di fatto potuto svolgere completamente il ruolo per il quale è stato pagato (con i nostri soldi) ovvero proprio quello di esprimere la compatibilità per l’appunto dei lavori con la salvaguardia degli alberi, tutelati da decreto della soprintendenza come il resto della scalinata.
Sani nell’ultima perizia , quella strumentalmente usata per la distruzione di Cernaia afferma che continuando a lavorare con quel progetto che prevede il passaggio di tubature per servizi a pochi centimetri dall’apparato radicale delle piante, si renderà le piante instabili e quindi pericolose.
Tradotto, per far comprendere tutti: Le piante tagliate non erano pericolose, ma lo sarebbero diventate per responsabilità del Comune, reo di non aver voluto sviluppare un progetto diverso da quello iniziale.
Questa è l’unica verità evidenziata dalla documentazione , ogni altra chiave di lettura Federiciana (o di chi per lui) è pesantemente infondata .
Quanto ai residenti, trovo normale che non vedano l’ora che i lavori su scalinata Cernaia procedano, visto che come per Piazza Verdi, si è usato la tecnica di lasciare un cantiere nel delirio per anni, invece che trovare immediatamente una soluzione ragionevole e partecipata mettendola in pratica.
La giunta dunque racconta stupidaggini e mi piacerebbe a questo proposito capire come mai Federici su Cernaia non si sia consultato né con Mori, né con Ruggia. Non ne abbia parlato, prima di procedere, né con la Signora Cattani, né con l’ex consigliere Delfino. Insomma tutta gente “informata dei fatti” avendo partecipato a tutti gli incontri che il comitato Cernaia ha avuto con l’amministrazione.
Personalmente questa ignobile vicenda mi ha ancora più convinto, dell’impellente necessità di applicare nel nostro comune la legge 190 /2012 riguardante la rotazione degli incarichi dei cosiddetti “funzionari apicali”. Gente che da troppi anni siede al solito posto e che ormai gestisce nel nostro comune un potere addirittura superiore a quello delle più importanti cariche politiche".

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