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Fondazione approva il bilancio 2016, Melley: “partnership con pubblico su investimenti difficoltà endemica” (Videointervista) In evidenza

di Gianluca Solinas – Un bilancio molto positivo, che consente a Fondazione Carispezia di aver potuto destinare ben 500mila euro in più al sostegno del territorio rispetto al bilancio di previsione.


Si parla di numeri importanti, un attivo di bilancio a valori di mercato che ammonta a 238 milioni di euro, con un avanzo pari a 5,2 milioni di euro e un accantonamento alla riserva patrimoniale di un milione di euro. Una redditività pari al 3,6%, valore percentuale non facile da raggiungere in periodi come questi e che è stato possibile grazie alla diversificazione degli investimenti.


Ammontano a 4,5 milioni le erogazioni, oltre al Fondo Speciale per il Volontariato, che hanno mobilitato risorse di terzi per oltre un milione, a riprova che le fondazioni bancarie possono avere un ruolo fondamentale di “volano” economico sui territori.


Circa 3 milioni per gli investimenti correlati alla missione, che non hanno l’obiettivo prioritario di generare proventi finanziari ma di contribuire a perseguire gli scopi statutari.


Circa 700 i soggetti coinvolti in partnership fra organizzazioni no-profit ed enti pubblici, che hanno favorito l’attivazione di partenariati e la messa in rete di esperienze e competenze differenti.
Un’attività istituzionale che, a seguito dell’approvazione del nuovo Statuto della Fondazione, previsto dal Protocollo d’intesa tra ACRI (Associazione che rappresenta le Fondazioni) e Ministero dell’Economia e Finanze, ha portato al rinnovo del Consiglio d’Amministrazione e del Collegio Sindacale e all’approvazione del Documento Programmatico 2017-2019, "stringente e che impegnerà a proseguire nella strada intrapresa chi guiderà Fondazione nel rpossimo futuro" precisa il presidente Matteo Melley.


Da qui la sintesi dell’attività istituzionale del 2016, cosi riassunta:


Analisi dei Bisogni:
Affidate ad enti di ricerca nazionali (IRS-Istituto per la Ricerca Sociale e Centro ASK dell’Università Bocconi) le analisi dei bisogni sociali e delle linee di sviluppo culturale del territorio volte ad individuare le priorità di intervento.
Ascolto e confronto:
Estensione degli strumenti di consultazione permanente (fiore all’occhiello di Fondazione Carispezia in quanto esempio unico e all’avanguardia nel panorama nazionale) che affiancano al Tavolo Sociale anche il Tavolo della Cultura ed il Tavolo dell’Istruzione Superiore.
Trasparenza:
Estese le procedure di selezione attraverso bandi dedicati a tutti i settori rilevanti (6 bandi e 2 Call for proposals) oltre all’introduzione della modalità di presentazione on-line di proposte progettuali “Hai un’idea?” e al rinnovo del sito web di Fondazione che rappresenta un punto di accesso completo, facilmente fruibile e che contiene davvero tutto.


Nel corso del 2016 sono state inoltre sostenute 190 iniziative +19% rispetto al 2015 delle quali 136 di terzi e 54 proprie a testimoniare la crescita delle iniziative esterne.


I settori di intervento, nei quali si sono ripartite le risorse (4,5 milioni di euro) sono stati:


Welfare e Assistenza Sociale, Volontariato e Beneficenza : 1,97 milioni
Distribuiti fra: Contrasto alle nuove povertà: 670mila euro; Servizi alla persona: 600mila euro; Disagio Giovanile: 550mila euro; Fondazione con il Sud, Iniziative promosse da ACRI nazionali ed internazionali (Es: progetto in Burkina Faso): 150mila euro.


Arte e Cultura: 1,8 milioni
Fra Eventi culturali ed espositivi: 670mila euro; Musica e Teatro: 600mila euro; Educazione Civica: 270mila euro; Patrimonio Storico-Culturale: 265mila euro.


Istruzione Universitaria e Ricerca: 755mila euro
Distribuiti tra Polo Marconi: 480mila euro e Progetti di ricerca in campo medico, tecnologico e culturale: 275mila euro.


Gli investimenti correlati alla missione (3 milioni di euro) sono stati per la realizzazioni di immobili destinati ad attività socio-sanitarie (progetto Aut Aut – Autonomia Autismo, Campus Agrisociale in località sant’Anna e Locanda Vivere la Vita presso l’ex sede Arpal in via Fontevivo alla Spezia) e soluzioni abitative a favore delle fasce più deboli (Progetto quartiere di Bragarina del Fondo Housing Sociale Liguria).


Una nota malinconicamente polemica ha caratterizzato la conferenza stampa nelle parole del Presidente Matteo Melley il quale, auspicando che la prossima giunta faccia in fretta a recepire le progettualità in essere, ha posto l’accento sulla difficoltà oggettiva di coinvolgere il “pubblico” inteso come amministrazioni, non nelle attività consuete (sulle quali la sinergia è ed è stata produttiva) ma sulla parte degli investimenti, sui quali sarebbe opportuno, secondo il Presidente Melley, quantomeno prendere spunto da altre realtà (nemmeno lontane, basta vedere Lucca e Parma) dove alle fondazioni, cosi come ai soggetti che si creano spontaneamente fra i cittadini attivi, viene riservato un percorso “privilegiato” quando si tratta di progetti riguardanti il sociale e gli investimenti che possono portare a benefici notevoli al territorio.

“Non siamo soggetti che investono per fare lucro” precisa Melley, “spero cambi questo atteggiamento che in verità ho riscontrato solo da noi”.

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