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LAV: "La Regione Liguria non soccorre gli animali selvatici" In evidenza

La responsabile spezzina parla di "comportamento scandaloso in violazione delle norme nazionali".


“Un comportamento intollerabile, in piena violazione delle disposizioni normative nazionali e senza alcuna considerazione per la sofferenza e la morte di un numero imprecisato di animali selvatici” - con queste parole Pamela O’Shaughnessy, responsabile LAV La Spezia, censura il comportamento della Regione Liguria che - afferma - "da tempo non provvede al recupero, alla cura e alla successiva reimissione in natura degli animali selvatici feriti".

La responsbile LAV racconta: "L’ultimo episodio risale a qualche giorno fa, quando il funzionario regionale competente, interpellato da un cittadino che chiedeva aiuto per il soccorso di due pulcini, ha affermato che “non sussiste alcun obbligo, né in capo alla Repubblica in generale, né in capo alle Regioni in particolare, di garantire direttamente o indirettamente il soccorso o il recupero della fauna selvatica ferita o in difficoltà”. Una risposta inaccettabile, considerando che la stessa legge nazionale sulla tutela della fauna selvatica, n.157 del 11/02/1992, all’art.4, comma 6 afferma testualmente che Le regioni emanano norme in ordine al soccorso, alla detenzione temporanea e alla successiva liberazione di fauna selvatica in difficoltà".

“Una dichiarazione cristallina di responsabilità diretta della Regione Liguria nella tutela e cura degli animali selvatici – prosegue la LAV - che destituisce di ogni fondamento la balzana affermazione del dirigente regionale! Fra le decine di atti che la Regione Liguria emana ogni anno per favorire l’uccisione degli animali selvatici da parte dei cacciatori, ne esiste solo uno che ne dispone il soccorso. Si tratta delle linee guida emesse a fine 2016 dalla Giunta Regionale, per svolgere le attività di soccorso e di recupero della fauna selvatica omeoterma ferita o in difficoltà. Un fenomeno – come affermato pubblicamente dall’assessore Mai – molto sentito dall’opinione pubblica ma che evidentemente è del tutto avulso al responsabile regionale del Settore per le Politiche della fauna selvatica".

“Il problema – continua la LAV – è che le linee guida regionali dispongono che le associazioni che volessero essere autorizzate al soccorso della fauna selvatica, devono obbligatoriamente essere in grado di autosostenersi finanziariamente. Un requisito impossibile da soddisfare per associazioni che si basano sul volontariato e che, a differenza delle Regione Liguria, non hanno alcun obbligo normativo nazionale per occuparsi della tutela degli animali selvatici. E’ necessario che la Regione si assuma subito le responsabilità che le vengono attribuite dalla Norma Nazionale, gli animali selvatici in difficoltà non possono essere lasciati al destino di sofferenza e morte".

“Ci appelliamo all’assessore Mai perché provveda subito ad individuare strutture e personale che possano dare risposte ai tanti cittadini preoccupati per il destino degli animali selvatici feriti che, soprattutto in
questo periodo, vengono raccolti su tutto il territorio regionale", conclude la LAV della Spezia.

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