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Spedizione "speciale" dal porto della Spezia: l'elicottero "Toro Seduto" parte in volo (foto) In evidenza

di Elena Voltolini - Sergio Landolfi ci spiega le delicate operazioni che si sono svolte nel porto.

Nel luglio del 2022 era arrivato alla Spezia in volo ed era atterrato nella banchina LSCT, oggi, 17 aprile, è ripartito, sempre in volo, dal porto della Spezia, destinazione Lucca per poi essere messo effettivamente a servizio dei Vigili del Fuoco, Dipartimento della Protezione Civile. In mezzo oltre un anno e mezzo di controlli e lavori nella base di Houston, in America.
E' il percorso di controllo e trasformazione subito da “Toro Seduto”, l'elicottero I-CFAGI, di proprietà del Ministero degli Interni, un cambio di destinazione ben evidente nel colore, visto che quando è partito per gli USA era verde, colore della Forestale, mentre ora è bianco e rosso, proprio in accordo al ruolo che andrà a svolgere a servizio dei Vigili del Fuoco.

Il decollo dal Molo Garibaldi est, questa mattina alle 10.10, ha segnato la conclusione di operazioni delicate e non semplici, che si sono svolte nel porto della Spezia per la seconda volta. A gennaio 2022, infatti, ad uscire in volo dal porto era stato I-CFAG “Geronimo”.


Sergio Landolfi, doganalista della Saimare Spa, l’agenzia di spedizioni doganali che ha curato tutti gli aspetti autorizzativi e operativi per l’uscita “in volo” dal nostro porto, ci racconta l'operazione: “L’elicottero è arrivato ieri mattina, via mare, dalla base di Houston, dove era stato spedito per la revisione. E' stato riassemblato, visto che ovviamente le pale e molti altri componenti erano in un container a parte, testato e poi ha potuto prendere il volo”.

Quale è stata la parte più complessa? “Sicuramente coordinare il tutto, le operazioni si sono svolte molto rapidamente, visto che l'elicottero è arrivato ieri e questa mattina è ripartito. Tutto andava coordinato: attracco, sbarco, controlli, assemblaggio, autorizzazioni. L'assemblaggio e le prove si sono svolte in area sicurezza sul Molo Garibaldi, versante Est. I tecnici del volo hanno provveduto ai controlli dopo l’assemblaggio, poi hanno fatto le prove nell’area del molo: l’accensione dei motori, le prove di decollo, le pause, la riaccensione, fino a dare il via libera per il decollo. Tutto si è svolto secondo la tabella di marcia prestabilita. Oltretutto oggi c'era anche la portaerei Cavour e c'erano delle esercitazioni degli incursori, quindi abbiamo dovuto coordinarci anche con loro. Ovviamente durante le operazioni di decollo c'è stato anche il blocco delle attività commerciali del porto. E’ stata proprio una bella esperienza che arricchisce le potenzialità del nostro scalo”.

Toro Seduto è il secondo dei quattro elicotteri per i quali è prevista la procedura di controllo, revisione e ridestinazione a Houston: stessa sorte toccherà a “Nuvola Rossa” (I-CFAJ) e “Orso Bruno” (I-CFAH).

Ci anticipa Landolfi: “Il prossimo arrivo dovrebbe essere a maggio – giugno, pertanto in porto ci sarà un atterraggio”.

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