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"Signore, sono sue quelle monetine?": derubato di cellulare e borsello In evidenza

Arrestate tre persone, sospettate di diversi colpi.

I carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato tre sudamericani con base a Milano, che attraverso la cosiddetta "tecnica delle monetine" hanno messo a segno un furto nel parcheggio del supermercato Esselunga di Turigliano, ai danni di un 68enne che dopo aver fatto la spesa si è ritrovato senza il borsello con i suoi effetti personali. Tutta la refurtiva rubata all’anziano è stata recuperata, ma i militari dell’Arma non escludono altri furti commessi dalla stessa banda con identica messinscena.

I ladri, due uomini e una donna originari del Perù, sono entrati in azione nel parcheggio coperto del supermercato Esselunga di Turigliano, utilizzando una tecnica di furto semplice ma molto insidiosa, che il più delle volte vede come vittime le persone anziane che vanno a fare la spesa da sole, ritenute più facili da raggirare.

Nel momento in cui il 68enne di Carrara ha lasciato la spesa in macchina, uno dei componenti della banda, come da copione collaudato, si è avvicinato a lui e ha lanciato per terra alcune monetine. Poi, la domanda: "Signore, sono sue queste monete?". Distratto dalla domanda, l’anziano si è voltato per raccogliere le monete, ma a quel punto è entrato in gioco il secondo complice, che ha portato via il borsello lasciato dalla vittima sul sedile della propria auto, con dentro vari effetti personali, fra cui un telefonino e una tessera bancomat.

Il piano dei malviventi, però, stavolta non è riuscito fino in fondo, perché appena l’anziano ha dato l’allarme al 112, i primi ad intervenire sono stati i carabinieri del Nucleo Operativo che stavano svolgendo un servizio in borghese nelle zone della città maggiormente esposte al rischio di furti. Ricevuta la descrizione del tipo di auto in uso alla banda, i militari dell’Arma l’hanno intercettata a circa un chilometro dal supermercato, mentre si stava allontanando verso la provincia della Spezia. La successiva perquisizione ha permesso di ritrovare gli oggetti di proprietà del 68enne derubato poco prima, inoltre sull’auto in uso ai tre sudamericani c’erano anche una decina di smartphone, insieme ad alcuni borselli con documenti e tessere bancomat che i carabinieri di Carrara al comando del Tenente Colonnello Cristiano Marella hanno sequestrato, ritenendo che siano il frutto di altri furti.

Dopo la convalida dell’arresto, il Giudice del Tribunale di Massa ha disposto per tutti i componenti della banda gli arresti domiciliari nella zona dove abitano, in provincia di Milano. Il processo è stato rinviato a metà dicembre, per richiesta dei termini a difesa. Si precisa che il procedimento è tuttora in fase di giudizio, per cui gli indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.

La truffa delle monetine è solo una delle infinite varianti con le quali i malviventi riescono a raggirare il prossimo, tra l’altro negli ultimi tempi sono stati registrati casi in tutta Italia, per questo motivo i carabinieri raccomandano a tutti i cittadini di prestare la massima attenzione, soprattutto nei parcheggi dei supermercati e dei centri commerciali, dove i ladri e i truffatori sono spesso in agguato e purtroppo le vittime predilette sono gli anziani. Per ridurre il rischio di cadere nel tranello della “banda delle monetine”, la prima cosa da fare è non tenere mai in borsa un foglio di carta con scritto il codice pin del bancomat o della carta di credito perché i ladri molte volte, con la tessera bancomat appena rubata, cercano quel codice e poi lo utilizzano per svuotare il conto in banca, inoltre è buona norma proteggere anche i telefonini, per ridurre la possibilità che il ladro possa utilizzarli per operazioni bancarie online.

La seconda cosa da fare è non lasciarsi mai distrarre mentre si carica la spesa oppure ci si allontana un attimo dall’auto per lasciare il carrello. Qualora si dovesse udire un tintinnio metallico come quello delle monetine che cadono per terra, oppure il rumore di un mazzo di chiavi che è una variante molto diffusa, si suggerisce di affrettare le operazioni di carico, salire in auto e chiudersi dentro bloccando le portiere, poi in presenza di persone sospette bisogna chiamare immediatamente il 112.

 

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