fbpx

Accedi al tuo account

Nome utente*
Password *
Ricordami

A Verrucola di Fivizzano il Festival “A qualcuno piace….polenta” In evidenza

di Anna Mori – Domenica 22 ottobre, l’Associazione Culturale “Terre dei Bianchi e dei Bosi”, organizza un evento per celebrare la polenta, un piatto che ha fatto la storia.

Il 22 di ottobre il borgo di Verrucola, Fivizzano, si veste a festa per un evento che vuole celebrare la polenta, un piatto che ha fatto la storia. La polenta sarà protagonista di un vero e proprio festival organizzato dall’Associazione “Terre dei Bianchi e dei Bosi” con la collaborazione del Comune di Fivizzano e l’Associazione Medicea, l’Associazione Borgo della Verrucola, l’Associazione Compagnia di San Martino di Mommio, l’Azienda Agricola Paolo Rossi Moncigoli, l’Associazione Sportivo Culturale Castello di Montechiaro e il Quartiere della Verrucola.

La polenta, non è solo uno dei piatti più antichi, ma anche uno dei primi ad essere preparato cotto. In Mesopotamia i Sumeri lo cucinavano a base di miglio e segale. Nell’epoca romana veniva chiamata ‘pultem’, una polentina molle costituita da farro macinato e cotto.

Il mais fu introdotto successivamente alla scoperta dell’America e da allora prese il posto del farro come materia prima per la preparazione della polenta. Alcuni ipotizzano che il mais fosse in Europa già da tempo: non si ha certezza della provenienza delle prime farine di mais, senza dubbio è giunto in Italia, grazie agli scambi con l’Oriente.

Furono i mercanti della Laguna veneziana ad introdurre nel Polesine e in Friuli il frumento giallo. Il mais al tempo veniva chiamato granoturco, poiché tutto quello che proveniva da altre terre, nel linguaggio popolare, veniva chiamato ‘turco’. Prima del 1492 a Venezia venivano prodotti i “Zaleti”, dolci rustici a base appunto di farina gialla di mais.

Quindi il 22 ottobre a dalle 10.00 alle 24.00, appuntamento per tutti nello splendido borgo di Verrucola, dove potrete trovare tante postazioni con polenta per tutti i gusti. Non solo a base di farina di mais, ma anche di “fermenton", di castagne, di ceci fritta (alias panissa), incatenata, ai funghi, con il cinghiale, fritta, con le salsicce, con olio e parmigiano, con la ricotta.

Per maggiori informazioni: Associazione “Terre dei Bianchi e dei Bosi” Whatsapp 392/4698786 oppure collegarsi alla pagina Facebook

 

 

È GRATIS! Compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna stampa.

Gazzetta della Spezia & Provincia non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio con una piccola donazione. GRAZIE

Vota questo articolo
(0 Voti)
Redazione Gazzetta della Spezia

Redazione Gazzetta della Spezia
Via Fontevivo, 19F - 19123 La Spezia

Tel. 0187980450
Email: redazione@gazzettadellaspezia.it

www.gazzettadellaspezia.it

Lascia un commento

Assicurati di aver digitato tutte le informazioni richieste, evidenziate da un asterisco (*). Non è consentito codice HTML.

Studio Legale Dallara

Informiamo che in questo sito sono utilizzati "cookies di sessione" necessari per ottimizzare la navigazione, ma anche "cookies di analisi" per elaborare statistiche e "cookies di terze parti".
Puoi avere maggiori dettagli e bloccare l’uso di tutti o solo di alcuni cookies, visionando l'informativa estesa.
Se invece prosegui con la navigazione sul presente sito, è implicito che esprimi il consenso all’uso dei suddetti cookies.