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Via dell'Amore, ass. Paita: "Situazione drammatica, evitare riapertura forzata"

Aldo Siri (Liste civiche per Biasotti presidente) ha presentato un'interpellanza per sapere come mai la Regione «non sia intervenuta nelle sedi opportune per far sì che venisse monitorato lo stato di attività dei fenomeni franosi e che venissero effettuati tutti gli interventi necessari a mettere in completa sicurezza il sentiero "Via dell'Amore"; perché non si sia, fino ad oggi, attivata per avviare un tavolo di lavoro con i soggetti interessati al fine di reperire quei finanziamenti per riqualificare l'area colpita dall'evento franoso dello scorso settembre e per intraprendere iniziative che avrebbero potuto accelerarne il dissequestro, permettere l'inizio dei lavori e, quindi, la riapertura in tempi abbastanza rapidi».

Siri ha ricordato che lo scorso 24 settembre una frana, causata dal cedimento della base di appoggio di un costone di roccia, cadde sulla "Via dell'Amore" colpendo 4 turiste australiane che stavano transitando in quel punto e che già in passato era stato segnalato al Comune di Rio Maggiore il rischio di cedimenti e smottamenti, in particolare anche nel punto in cui si è verificata la frana lo scorso settembre. Secondo il consigliere, però, a seguito di queste segnalazioni erano stati sollecitati monitoraggi costanti ed interventi mirati, che non sono mai stati eseguiti e da molti anni non vengono effettuati interventi sistematici di manutenzione e messa in sicurezza ma solo interventi sommari, cosiddetti "tampone". Siri ha ricordato che si sperava in una rapida riapertura, in realtà i lavori di messa in sicurezza non verranno conclusi prima del 2014. «Ritengo che non ci sia stato impegno da parte della Regione come doveva essere e con senso di responsabilità e attenzione. Chi aveva responsabilità al riguardo, cioè Regione e il Comune di Rio Maggiore, ritengo non abbiano svolto il proprio ruolo con efficienza».

Per la giunta ha risposto l'assessore alle Infrastrutture Raffaella Paita: «Sono stupita dalle affermazioni del consigliere Siri. Garantisco che la situazione è monitorata quotidianamente da me personalmente. Tuttavia la situazione è drammatica e di una pericolosità che non si può descrivere con opportune parole. Ogni ipotesi di riapertura raffazzonata è qualcosa da evitare assolutamente Non a caso ho suggerito al Comune di promuovere un'iniziativa portata avanti su altre infrastrutture. Ho portato l'attenzione sulla via dell'amore dei principali studi italiani e con loro ho intrapreso una formula inedita promossa dal Comune: la collaborazione di studi tecnici sulle diverse competenze con il monitoraggio dettagliatissimo di quello che stava avvenendo. E' interessata dalla frana tutta la via dell'amore e sono avvenute altre frane, il movimento del territorio è molto complicato. Gli studi che hanno partecipato al bando hanno promosso questo monitoriaggio con strumenti molto evoluti, anche attraverso verifiche della zona in movimento con strumenti laser». L'assessore ha spiegato che la fase progettuale è già iniziata e che sarà conclusa entro fine anno. Si procederà – ha spiegato – con interventi di sicurezza su alcune porzioni e, una volta analizzata la sicurezza del territorio nel dettaglio, si potrà provare a riaprire almeno alcuni tratti. «Obiettivo di tutti – ha concluso – è riaprire, ma non dimentichiamo che ci sono vite umane di mezzo e un nuovo incidente avrebbe, infine, un enorme riflesso mediatico. Quando sarà pronto il progetto cominceremo con le applicazioni del progetto a lotti. Stiamo provando ad utilizzare il tema dell'erogazione liberale, corroborare le risorse con altre private per fare un intervento il più ampio possibile. Mi piacerebbe che la commissione consiliare fosse partecipe di questo percorso».

Siri: «Ci sono responsabilità storiche legate alla gestione dell'ente parco e di altri. Chiedo all'assessore la documentazione e se vorrà informarmi dei vari passaggi. Io sicuramente darò il mio contributo».

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