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Sarà processato in Italia l'omicida dell'anziano che difese la sua badante In evidenza

Eseguita l'estradizione dalla Romania.

E' stato arrestato, all’aeroporto di Roma Fiumicino, P. Stefan, l’operaio rumeno 46enne che il 13 febbraio scorso uccise Romano Mantegazza, l’anziano signore che tentò di difendere la propria badante dall’aggressione dell’uomo.

L’anziano fu colpito con un fortissimo schiaffo che lo fece rovinare a terra battendo la testa sul pavimento.
L’urto gli provocò un edema celebrale che ne causò prima il coma e poi il decesso, avvenuto il 29 febbraio.

Il giorno successivo all’aggressione P. Stefan, radunati in tutta fretta i suoi effetti personali, fuggì portandosi dietro anche la donna.

I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Sarzana raccolsero, a tempo di record, testimonianze e fonti di prova che permisero all’autorità giudiziaria l’emissione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’omicida.

La misura cautelare, concessa pochi giorni dopo dal g.i.p. della Spezia, fu convertita in mandato di arresto europeo tramite il Ministero della giustizia ed inviata al collaterale organo di polizia rumeno.
Il 25 marzo scorso la polizia rumena arrestò l’operaio che venne così portato in carcere nel suo paese di origine, in attesa della rogatoria internazionale e l’estradizione in Italia.

L'uomo è rimasto detenuto nelle carceri romene fino a ieri quando, con un volo di linea proveniente da Bucarest ed atterrato allo scalo aeroportuale di Roma Fiumicino, è stato fatto rientrare in Italia sotto scorta.

Ad attenderlo all’aeroporto c’erano anche i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Sarzana che lo hanno arrestato notificandogli il provvedimento di cattura italiano emesso dal giudice spezzino.

L’omicida è stato condotto al carcere di Roma Rebibbia dove resterà detenuto in attesa del processo per omicidio preterintenzionale, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate, reati per cui rischia condanne a pene pesantissime, che possono arrivare fino a diciotto anni di reclusione per l’omicidio, sette e cinque anni di reclusione, rispettivamente per le lesioni personali aggravate ed i maltrattamenti in famiglia.

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