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Giovane si finge vittima di rapina, in realtà si è trattato di una violenta lite In evidenza

Uno dei due uomini è stato rintracciato dalla polizia mentre si ripuliva la ferita alla testa con l'acqua di una fontanella.

Due persone denunciate a piede libero: è il bilancio di un intervento della Squadra Mobile effettuato nel quartiere Umbertino la scorsa settimana, i cui sviluppi investigativi si sono chiusi nelle scorse ore.

Il personale della Mobile alle ore 15.00 del 16 aprile, nel corso dei servizi volti alla prevenzione e repressione dei reati, ha identificato in Piazza Brin un ventiduenne marocchino, irregolare sul territorio nazionale, già noto alle forze dell’ordine, mentre si stava ripulendo con l’acqua di una fontanella il sangue che gli stava fuoriuscendo copioso da un’evidente ferita alla testa.

L’uomo, nel frangente, ha denunciato di essere stato appena rapinato da un cittadino straniero di colore, il volto travisato da una mascherina e da un cappello scuro il quale, che dopo averlo colpito con una bottigliata alla testa, gli aveva asportato la somma di 70 euro e i documenti personali.

Poichè il racconto non convinceva gli investigatori, che nel corso dello stesso pomeriggio avevano notato il giovane marocchino in compagnia di un trentenne rumeno, anch’egli pluripregiudicato, gli agenti hanno acquisito le immagini delle telecamere di sicurezza che coprono la zona dove i due erano stati precedentemente visti nonchè alcune testimonianze.

Ricostruita l’esatta dinamica, hanno accertato che i fatti non si erano verificati in Piazza Brin, bensì in altra zona limitrofa e in tutt’altro contesto.

Le indagini, implementate anche grazie al successivo ascolto di testimoni oculari rintracciati nella zona dove si era verificato il fatto, hanno permesso di appurare che non si era trattato di una rapina, bensì di una violenta lite, riconducibile a pregressi screzi già in essere tra i due.

Al termine degli accertamenti il ventiduenne marocchinio è stato denunciato in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica per il reato di simulazione di reato, mentre il trentunenne rumeno dovrà rispondere del reato di lesioni personali, aggravate dall’utilizzo di un’arma impropria, nella fattispecie una bottiglia.

Entrambi sono stati inoltre sanzionati amministrativamente per la violazione della normativa anticontagio.

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