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Le orche invertono la rotta, forse si sono spinte fino a Porto Venere In evidenza

Ricercatori e pubblco con il fiato sospeso: avvistate a Portofino, forse anche a Porto Venere.

Sembrava che fossero finalmente ripartite in direzione Gibilterra le orche che dall'inizio del mese stanno tenendo ricercatori e pubblico con il fiato sospeso, invece, ancora una volta, hanno colto tutti di sorpresa, ricomparendo, giovedì in tarda mattinata tra Nervi e Portofino. Lo ha segnalato a Tethys Valentina Ristagno, insegnante della scuola elementare di Capolungo, dopo aver avvistato quattro pinne dorsali dalla finestra.

Gli esperti di Tethys hanno potuto confermare la specie dalle immagini del Nucleo Sommozzatori Vigili del Fuoco di Milano, direzione Lombardia, che si trovavano in zona per addestramenti. Le orche a quel punto erano giunte fino a Portofino, e si vedono nuotare proprio sotto la chiesa della nota località ligure.

Dopo quasi 20 giorni nel porto di Genova Prà, e la tragica morte del cucciolo che li accompagnava, il gruppetto di cetacei si era spostato a ovest, giungendo a Vado ligure il 18 dicembre. Ieri non si erano più viste, facendo sperare che avessero preso la strada verso l'Atlantico. La comparsa a Portofino era quindi inaspettata; anche in questo caso gli animali sono molto vicini alla costa ma il fatto che si muovano fa ben sperare che si stiano alimentando. Per uno degli individui, forse una femmina o un maschio giovane, c'è, infatti, preoccupazione perché appare molto magro.

Un’ulteriore segnalazione da verificare avrebbe dato le orche nella zona di Portovenere a dimostrazione che il percorso degli animali non è quello che ci si aspettava. Resta da capire se è loro volontà restare in queste acque o un semplice errore della matriarca.

Nelle prossime ora la Capitaneria di Porto di Genova si attiverà per la ricerca delle orche nell’area e invierà una comunicazione a tutte le autorità marittime del Tirreno con la richiesta di segnalare l'eventuale presenza dei cetacei. Gli esperti raccomandano, per non causare loro disturbo, di tenersi ad almeno 200 metri di distanza dagli animali.

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