"Abbiamo lavorato bene in questi giorni, sfruttando al meglio la rabbia che abbiamo in corpo dopo la sconfitta con l'Avellino, siamo concentrati e vogliamo far bene a Chiavari. La buona notizia è l'imminente rientro di Datkovic, penso che già dalla prossima partita potrà essere dei nostri, idem per De Las Cuevas, che deve scontare un turno di squalifica, mentre per Juande bisognerà aspettare un pò di più ed in settimana sarà sottoposto ad alcuni esami per fare un nuovo punto della situazione, ma siamo nei tempi giusti in relazione al tipo di infortunio che ha avuto. Kvrzic è stato condizionato dal gol subito nei primi minuti, poi in seguito ha preso un colpo alla spalla che ha accusato, era nervoso per alcuni errori ed abbiamo deciso di sostituirlo, ma gli errori fanno parte del gioco e Zoran resta un calciatore importante per noi. Se sono ancora arrabbiato? E' passato ormai qualche giorno, ma il pensiero rimane; nel calcio si può sbagliare, ma c'è un regolamento chiaro che deve essere applicato, e così non è stato; io non credo di essere in possesso della verità assoluta, posso sbagliare come tutti, ma l'espulsione è arrivata in seguito ad una mia semplice domanda posta al Quarto Uomo. Durante il posticipo abbiamo cambiato sistema di gioco tre volte, questa squadra può adattarsi a tanti moduli diversi, ma credo che per la qualità dei nostri giocatori quello che ci fornisce migliori garanzie è la difesa a tre e non voglio sentire che abbiamo perso perchè c'era Milos a fare il terzo di difesa, non è la verità. Katanec sta entrando in forma, valuteremo un suo eventuale impiego dall'inizio così come quello di Nenè, ma qualsiasi considerazione riguardo l'undici titolare la rimando a questa sera, dopo la rifinitura che svolgeremo sul sintetico di Chiavari. Ambizioni ridimensionate? Per noi non è cambiato nulla, il nostro processo di crescita va avanti, vogliamo migliorarci, far crescere giocatori giovani e trovare una base solida sulla quale costruire un futuro importante; mi fa ridere quando i miei colleghi allenatori parlano dello Spezia come una squadra fatta per vincere il campionato, dato che noi siamo la squadra più giovane del torneo; abbiamo grandi ambizioni, ma restiamo con i piedi per terra, sappiamo che la strada è lunga, ma noi dobbiamo essere sempre pronti e continuare nel nostro percorso di crescita continua, magari tornando quanto prima ad una vittoria, che restituirebbe fiducia a tutto l'ambiente. Vogliamo dimostrare che siamo una buona squadra, che siamo uniti e che possiamo fare un finale di stagione positivo, ma il pensiero per ora va a Chiavari, perchè è il primo passo da fare per un futuro radioso. Le parole di Ebagua? Non posso influire sulle parole degli altri, io sono un uomo che parla di persona e non credo che sia un comportamento da uomo grande parlare a 800 km di distanza, pertanto così come non ho mai parlato male di Ebagua quando era un giocatore dello Spezia, non parlerò di Ebagua ora che è a Bari; con lui sono sempre stato sincero, così come ho fatto con tutti gli altri, pertanto posso solo dirgli che lo aspettiamo alla Spezia il 22 maggio. L'Entella? Grazie agli ultimi arrivi cambierà sicuramente tanto rispetto alle ultime uscite, in casa è una squadra forte che sfrutta bene il proprio sintetico, sappiamo che sarà una partita difficile, ma noi dobbiamo semplicemente dare tutto, perchè a Chiavari sarà dura come in qualsiasi altro campo e solo con una grande prestazione potremo tornare a festeggiare i tre punti".