Gestire il riscaldamento in maniera responsabile passa per cinque regole pratiche di utilizzo secondo ENEA, linee guida che consentiranno inoltre di rispettare senza alcun problema i vari termini di legge:
- Temperatura : non superare i 20 gradi nelle abitazioni e i 18 all'interno dei locali industriali e artigianali, con un margine di tolleranza pari a 2 gradi;
- Fasce orarie di accensione: attenzione al limite orario stabilito per legge, che può essere ripartito in due turni nell'arco della giornata, ma non oltrepassato;
- Nuovo libretto di impianto: occorre essere in regola con la manutenzione e i visti del nuovo documento per caldaie e sistemi di condizionamento, avendo però cura di conservarlo unitamente al vecchio libretto;
- Manutenzione e controllo: rispettare le scadenze stabilite dai tecnici specializzati e affidarsi soltanto a manutentori abilitati;
- Rapporto di efficienza energetica dell'impianto: da inviare regolarmente agli Enti Locali preposti, con scadenza a 2 anni per gli impianti tra 10 e 100 kW, domestici o condominiali, in caso di alimentazione a combustibile solido o liquido. Se alimentati a gas metano o GPL la scadenza è ogni 4 anni. I tempi si dimezzano per entrambi in caso di impianto con potenza superiore ai 100 kW.
Come ha sottolineato infine Mauro Marani dell'ENEA: l'obbligo di provvedere a una corretta manutenzione, nel rispetto delle modalità di legge è in capo al responsabile dell'impianto, ovvero l'occupante dell'abitazione a qualunque titolo: proprietario o l'affittuario. Nei condomini con riscaldamento centralizzato, la responsabilità è dell'amministratore che può delegarla ad un "terzo responsabile", tipicamente un'azienda specializzata.
Per risparmiare senza rinunciare al benessere ENEA ha diffuso inoltre alcuni consigli per resistere al caro bollette senza dover necessariamente rinunciare al benessere:
- Regolare il termostato del proprio impianto in modo da non superare la temperatura interna di 20 gradi;
- Rimuovere ogni copertura posta sui o nelle immediate vicinanze dei termosifoni come mobili, tende o altra tipologia di rivestimenti;
- Tenere le finestre chiuse in caso di impianto di riscaldamento attivo;
- Evitare di riscaldare locali non abitati ricordandosi di chiudere la valvola del termosifone corrispondente;
- Al calare del Sole abbassare serrande e tapparelle per evitare la dispersione del calore;
- Spegnere, in caso di impianto autonomo, il riscaldamento un'ora prima di andare a letto e usare la stessa accortezza prima di uscire di casa, così da sfruttare il calore residuo senza ulteriori spese;
- Evitare lo spreco di acqua calda sanitaria;
- Installare valvole termostatiche sui singoli termosifoni per ottenere un risparmio sulle spese fino al 15%.
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