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Ogni vera riforma della Chiesa parte della santità

E' stato il vescovo di Foligno monsignor Gualtiero Sigismondi a guidare ieri alla Spezia l'annuale incontro che la diocesi organizza ad inizio d'anno sulla dottrina sociale della Chiesa.

L'incontro, molto affollato, si è tenuto quest'anno nella sala "San Francesco di Sales" di Tele Liguria Sud. Dopo l'intervento introduttivo del vescovo diocesano monsignor Luigi Ernesto Palletti, ha preso la parola Sigismondi illustrando la figura del profeta come "colui che parla nel nome del Signore agli uomini del proprio tempo per la loro edificazione", con "il sapiente equilibrio di continuità e novità". La riflessione, a cinquant'anni dal Concilio Vaticano II, si è inserita nel tema della "riforma della Chiesa nella Chiesa", ovvero "la frontiera che ogni vero profeta è chiamato ad esplorare". Tale riforma, ha detto Sigismondi, «non è un sovvertimento della vita presente della Chiesa o un adattamento ai costumi mondani, ma un cammino di "rinnovamento nella continuità", diretto a ritrovare l'entusiasmo apostolico dello slancio missionario delle origini». «Ogni tentativo di rinnovamento trae peraltro la propria forza vitale dalla docilità ad accogliere l'appello di Dio alla conversione. "Ogni riforma vera e duratura della Chiesa – rileva il teologo domenicano Yves Congar, uno dei protagonisti della stagione conciliare – ha il suo punto di partenza nella santità, in uomini infiammati dall'amore di Dio e del prossimo; in uomini fiduciosi nell'azione e nel primato della grazia». Non vi è dunque rinnovamento autentico senza esplorare la ricchezza della "Tradizione apostolica", la quale, insieme alla Sacra Scrittura ed al magistero della Chiesa, forma il "triplice ed unico canale" lungo il quale scorre la parola di Dio. Nella Chiesa, dunque, «ogni processo di rinnovamento domanda una lealtà, una purezza e una trasparenza che si conquistano e si affermano molto più facilmente quando gli uomini si rendono testimonianza e si aiutano, fraternamente, gli uni gli altri». Alla relazione del vescovo di Foligno è seguito il dibattito. In precedenza, Sigismondi aveva visitato, nella cripta dei vescovi della cattedrale di Cristo Re, la tomba di monsignor Siro Silvestri, che fu vescovo di Foligno dal 1955 al 1975, prima di essere trasferito proprio alla Spezia.

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