Nell'attesa abbiamo avuto modo di conoscere meglio Imma Gentile, giocatrice di esperienza della squadra di patron Brunetto.
La vita di Imma gira da sempre intorno alla pallacanestro: sorella di Nando, storico playmaker dell'Olimpia Milano ed ex capitano della nazionale, ha iniziato a il suo percorso sul parquet a 7 anni e ha così alle spalle ben 30 anni di attività. Ha giocato in serie A1 per vent'anni e la sua voglia di giocare e di cercare nuovi stimoli l'ha portata, lo scorso anno, ad accettare la proposta di Brunetto firmando per la Virtus.
Imma, come ti è sembrato questo campionato di serie A2?
Un campionato molto equilibrato e di grande livello con delle atlete di una qualità immensa, specialmente nelle 8 squadre che si sono qualificate ai playoff. Ci sono tante giovani e questo credo sia davvero positivo perché significa che nonostante non sia un bel momento per la pallacanestro, ci sia una crescita del settore giovanile.
La partita più bella di questi play off?
La partita più bella è sempre l'ultima che vinci, perché è quella che ti permette di andare avanti e che ti dà la carica e l'entusiasmo per affrontare la sfida successiva.
Vi siete aggiudicate la finale solamente in quattro partite, cosa avete avuto più delle altre?
Senz'altro il fatto di stare bene insieme non solo come squadra, ma anche come gruppo. Siamo consapevoli del nostro potenziale e il nostro coach Loris Barbiero si è sempre dimostrato disponibile permettendoci di essere tutte protagoniste e dando sempre a tutte quante la possibilità di giocare e di dare il massimo.
Il fatto di aver ottenuto la finale solamente in quattro partite ci ha aiutate tantissimo, sia perché abbiamo avuto più tempo per prepararci, sia da un punto di vista psicologico. Abbiamo il giusto entusiasmo per fare una bella finale!
A Napoli c'era anche la tua famiglia e il tuo fratello Nando, ex capitano della nazionale.
Ho avuto modo di rivedere tutti i miei amici e tante persone che non vedevo da tanto. La presenza di mio fratello è stata poi magnifica perché è difficile che lui venga a vedere la femminile e con lui sugli spalti non potevo perdere questa partita!
Non conoscete ancora il vostro avversario, hai una preferenza?
Preferirei Ariano Irpino perché conosco da una vita quasi tutte le giocatrici; ma comunque sono entrambe due squadre di qualità, altrimenti non sarebbero arrivate a questo punto. Ariano è una squadra di esperienza, Battipaglia punta sull'atleticità.
Come fare per vincere questa finale?
Dobbiamo continuare su questa strada. L'intensità dei nostri allenamenti è altissima e quindi abbiamo la certezza di arrivare in partita sapendo di aver dato il massimo. L'unica cosa che dobbiamo fare è rimanere concentrate. Se riusciamo a non perdere la concentrazione e a curare tutti i dettagli, le partite le vinciamo!