Beneficiari bonus mobili 2017
Come abbiamo già anticipato, per poter disporre della detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici è necessario effettuare degli interventi di ristrutturazione edilizia sul proprio immobile, intendendo per tale le attività di manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo per le singole abitazioni e per le parti comuni, o manutenzione ordinaria (per le sole parti comuni).
Si tenga anche conto che per poter fruire della detrazione Irpef del 50% è necessario che i lavori inizino prima della data di acquisto dei mobili o degli elettrodomestici (fa fede la data riportata su abilitazioni amministrative o comunicazioni varie, o dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà), mentre è irrilevante che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima dell’acquisto degli arredi.
Spese detraibili bonus mobili 2017
Il bonus mobili può essere applicato per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2017 per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici che potrete individuare su siti come Livingo. A titolo di esempio, costituiscono base per il calcolo del bonus mobili i letti, le librerie, i materassi, gli impianti di illuminazione, frigoriferi e congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, e così via.
Ottenimento bonus mobili 2017
Per poter avere accesso al bonus mobili è opportuno che il pagamento delle spese sia effettuata con strumenti tracciabili come bonifico o carta di credito. Non sono invece accettati come validi strumenti di pagamento gli assegni, i contanti o le altre forme di pagamento.
Successivamente, nel modello 730 la detrazione fiscale del 50% va richiesta indicando le spese sostenute nella sezione “Spese per l’arredo degli immobili ristrutturati”. Ricordiamo infine che i documenti relativi alle spese (ricevute di avvenuto pagamento e fatture) dovranno essere conservati, ed esibiti dinanzi all’amministrazione fiscale nel caso in cui si sia sottoposti a un controllo sulla congruità delle agevolazioni fruite.
Per poterne sapere di più vi consigliamo di consultare il sito internet dell’Agenzia delle Entrate.