"Nel corso della Conferenza dei Capigruppo ci è stato chiesto di licenziare due delibere da inviare in approvazione al Consiglio Comunale. Come è noto la conferenza dei Capigruppo non ha questa funzione, appartenente invece alle Commissioni Consiliari, che sarebbero dovute già essere composte, come da Regolamento, costituendo una priorità assoluta dell'Ente quella di far partire i lavori di tutti i suoi organi.
Ed ecco l'anomalia: l’utilizzo della Conferenza dei Capigruppo per la disamina di pratiche di Commissione, ben consapevoli che l’unica che avesse davvero carattere di urgenza fosse quella sull’assestamento del bilancio, avendo scadenza prossima.
Ma sull'altra delibera si consuma la seconda anomalia, molto più grave. Parliamo infatti di un atto che ha per oggetto l’approvazione degli indirizzi strategici di due società partecipate, ATC Mobilità e Parcheggi e Spezia Risorse. Atto funzionale poi alle nomine degli Amministratori delle società.
Peccato che lo Statuto del Comune della Spezia preveda che il primo atto pubblico che Consiglio Comunale debba votare sia quello degli indirizzi programmatici del Sindaco, cornice entro cui sta tutta l’attività dell’ente.
Passi la delibera urgente sul bilancio, ma proprio non troviamo una ragione valida per cui dovremmo votare un atto sugli indirizzi delle società prima di sapere quali siano le idee del Sindaco per la città e per le società che gestiscono i servizi pubblici.
Forse siamo davanti ad una spasmodica esigenza di occupare spazi di potere? Cosi spasmodica da primeggiare alcune nomine ad una discussione sul programma che è imposta dallo Statuto.
Qualcuno potrebbe rispondere che il Sindaco ha la necessità di nominare nuovi amministratori perché i precedenti hanno rassegnato le dimissioni; ricordiamo a chi dovesse addurre simile lettura due verità:
1) È stato il Sindaco a chiedere loro di dimettersi con irruenza e a mezzo stampa.
2) Come Peracchini ben sa gli amministratori possano agire in prorogatio 45 giorni, i 45 giorni scadono il 25 agosto.
C’è tutto il tempo per seguire una scaletta logica, coerente e rispettosa delle regole delle Istituzioni. Prima ci dicano cosa vogliono fare in città, dopo con quali uomini operare.
Inoltre non possiamo non sottolineare l'imbarazzo di fronte al comportamento del neo Presidente del Consiglio Guerri. Possiamo comprendere l'inesperienza, ma una violazione così grossolana dello Statuto da una figura che deve garantire il rispetto delle regole proprio non si può accettare.
Come forze di opposizione abbiamo fatto una proposta seria e lineare invece si è guardato più all'intenzione a procedere comunque che al merito della vicenda. Ci aspettavamo che dato l'inserimento già tardivo dovuto al ballottaggio si potesse da subito mettersi al lavoro a partire proprio dall'insediamento delle commissioni alla discussione sulla visione della città.
Un brutto inizio per la nuova Giunta e soprattutto una inutile forzatura nei rapporti tra maggioranza ed opposizione".
Gruppo Partito Democratico;
Gruppo Le Ali a Spezia;
Gruppo Movimento Cinque Stelle;
Gruppo PSI;
Gruppo Spezia Bella Forte Unita per Manfredini
