"Nella foto ecco la lettera-siluro con la quale la Regione di Toti con un blitz ben orchestrato ha provato a fare il suo "gentile omaggio" a pochi giorni dal voto alle lobby del cemento e degli affari nonché alla politica di nuovi grandi centri commerciali.
La nostra reazione pare li abbia portati a più miti consigli. Leggo che con un comunicato emesso nella serata di ieri ora richiedono delle banali integrazioni alla documentazione del Piano Urbanistico quando ventiquattro ore prima avevano deciso di affossare tutto!
Però mi raccomando: vigilare, non fidarsi! Gli appetiti sono enormi. Il centrodestra (al quale vedo accodarsi vecchie volpi pigliatutto della vecchia politica) si sta proponendo come il garante di questi interessi. Vogliono portarci indietro. Sono contro il cambiamento e sono contro una città che sa essere forte, orgogliosa, con la schiena dritta di fronte ai poteri opachi.
La superficie edificabile nel nuovo PUC è stata quasi dimezzata, da 712000 mq a 393.000 mq.
Nuovi grandi centri commerciali sono stati esclusi.
Operazioni di cementificazione pesante come quella di Valdellora o possibili in altre zone pedecollinari nel nuovo PUC sono state fermate.
Le nostre colline sono state salvaguardate.
Spezia oggi ha un Piano urbanistico all'avanguardia, ispirato alla crescita nella qualità e alla sostenibilità ambientale. Il nuovo PUC prevede la riqualificazione ecologica energetica ed architettonica della città costruita dopo gli anni sessanta, privilegia la ricostruzione invece che nuove costruzioni. Promuove il paesaggio, il turismo, la qualità di vita nei quartieri. Prevede trasporto e mobilità elettrica, dolce, non inquinante. Prevede una città che guarda al futuro nel modo delle più avanzate esperienze europee.
Non fermiamo il cambiamento. Non fermiamo Spezia".