"Una pesante eredità lasciata dalla precedente Amministrazione incombe sulla testa del patrimonio ambientale e culturale del paese". Così Nicola Busco referente dell'Italia dei Valori per le Cinque Terre. Busco non ci sta, e assieme ad alcune persone del posto lancia il grido di allarme.
"Quella stradina che si inerpica sulla parete scoscesa proprio sotto le mura del Convento dei Frati Cappuccini, è rimasta abbandonata, i due cancelli che delimitano il passaggio alle estremità da mesi sono spalancati, e le persone incuranti del pericolo passano attirate dal panorama mozzafiato. Quanto costa ed in che termini può essere nuovamente fruibile? Lo chiedo alla nuova amministrazione Comunale guidata dall'Ing Emanuele Moggia. Se le casse comunali hanno in questo momento difficoltà, perché non uniamo le forze e collaborando assieme all'esiguo personale comunale, andiamo a tentare di ripristinare questo nostro patrimonio? Potrebbe essere l'idea vincente, quella stradina nata un centinaio di anni fa, ancora prima quindi che il tunnel sottostante, da la possibilità di spaziare con la visuale dalla Punta del Mesco fino all'Isola del Tino, senza contare che durante l'inverno quando spira il vento dalla Francia si intravedono la Corsica e l'Elba. La vegetazione è oramai alta, e numerosi pezzi di roccia ed arbusti ne invadono la carreggiata, l'operazione pulizia fai da te, è sicuramente l'alternativa ben gradita da chi conosce e frequenta quel luogo. Una idonea segnaletica potrebbe convogliare numerosi turisti in questo luogo, quando ad esempio i vari sentieri limitrofi sono chiusi per il mal tempo, cogliamo al volo questa opportunità di sviluppo turistico locale. Sono convinto che il Sindaco e la sua squadra sono estremanante ricettivi a nuove opportunità di sviluppo, come potrebbe essere ad esempio la riapertura del sentiero".