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"Punta Corvo chiusa per ragioni di sicurezza, non si poteva intervenire prima?" In evidenza

Le osservazioni del gruppo consiliare Insieme per Ameglia, che pone l'attenzione anche su Punta Bianca, denunciando incuria e mancanza di controlli.

Si riapre la fruibilità di Punta Bianca e si chiude la spiaggia di Punta Corvo in conseguenza ad una perizia del Geologo Petri legata alla sicurezza - ovviamente condivisibile se si tratta dell’incolumità pubblica - ma resa pubblica proprio alle soglie della stagione turistica mettendo in difficoltà sia gli appassionati di una delle cale più belle della provincia sia tutto l’indotto economico legato ad essa come i barcaioli che facevano la spola da Bocca di Magra e Fiumaretta e le attività commerciali di Montemarcello.

La prima domanda è: l’Amministrazione non poteva muoversi prima (ad esempio alla fine della scorsa stagione facendo fare una perizia) valutando, nel corso dei mesi, quale tipo di soluzione prendere in considerazione per progettare la messa in sicurezza della spiaggia?
Forse, con una programmazione adeguata, si sarebbero potuti chiedere fondi regionali o magari far eseguire un sopralluogo dai numerosi geologi della Regione che oggi hanno appena messo in sicurezza la Via dell’amore; o ancora meglio sfruttare parte dei finanziamenti del PNRR mettendo in cantiere idee da vagliare anziché semplicemente chiudere e rimandare a chissà quando!

La seconda domanda invece sorge spontanea: la fruibilità di Punta Bianca è tutta d’un tratto diventata possibile semplicemente spiegando che il sentiero non ha criticità per arrivare al sito ma sono state valutate tutte le altre criticità come la viabilità, il controllo in prevenzione di incidenti (data la conformazione della scogliera che, per chi non la conosce bene, può risultare difficile per l’accesso al mare o anche solo per prender posizione tra gli scogli), i controlli per lo smaltimento dei rifiuti?

Giusto qualche giorno fa in un incidente è dovuto intervenire l’elisoccorso poiché sia per le ambulanze che per un mezzo via mare è impossibile raggiungere il luogo.
Non è possibile, inoltre, nessun punto di risalita dal mare in maniera consona e senza rischiare di scivolare soprattutto in caso di mare mosso.

Oltre a ciò segnaliamo un’incuria generale del luogo, rifiuti abbandonati nel bosco, inesistenza di telecamere di sicurezza, episodi di furti nelle auto ed atti vandalici, cartelli segnaletici coperti dai rovi, parcheggi selvaggi con auto che si addentrano fino in fondo al sentiero invadendo gran parte della carreggiata.

La precedente amministrazione aveva fatto posizionare i New Jersey ed installare numerosi cartelli di avviso ma, soprattutto, aveva implementato i controlli.

In caso d’incendio, ad esempio, come pensano di poter far intervenire i mezzi di soccorso?
Dove sono i controlli dei vigili urbani in modo da far rispettare le regole di base?
Sappiamo di svariate segnalazioni di episodi spiacevoli ma nessuno, a quanto ci risulta, ha preso alcun tipo di provvedimento di prevenzione.

Approfittiamo per evidenziare un aspetto importante per quanto concerne il decoro generale in tutte le frazioni: sarebbe necessario sensibilizzare ed incentivare la pulizia dei punti privati da parte degli stessi abitanti che dovrebbe avere il dovere di mantenere pulita la propria area, soprattutto se l’erba svalica ed arriva sulla strada (basta girare un po’ per il paese per rendersi conto di quanto l’incuria ormai sia dilagante).
Ma se il primo a non curarsene è lo stesso Comune come si può pretendere che il singolo cittadino abbia un comportamento differente?!

Purtroppo, a nostro parere, questa è l’ennesima dimostrazione di quanto sia approssimativa la visione di questa giunta che non investe in nessun tipo di progetto nè a breve nè a lungo termine e che non è in grado di dedicarsi al turismo come questo territorio meriterebbe dati i numerosissimi siti meravigliosi che abbiamo.


Insieme per Ameglia

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