Lucio Dalla, l'uomo nato il 4 marzo 1943, è stato uno dei più innovativi e versatili interpreti della canzone italiana; ottimo clarinettista e un cantante atipico, che sperimenta tecniche ignote alla realtà italiana dell'epoca: vocalizzi estemporanei in stile "scat" , escursioni vocali disarmoniche al limite della stonatura e uno stile "black" che si rifà alle asprezze di James Brown. Lo spettacolo intende riproporre il suo straordinario cammino musicale: dal confuso e lontano esordio nel 1963, Dalla diventerà, a cavallo tra gli anni '70 e '80, autentica linfa vitale per la musica pop italiana. Il titolo dello spettacolo è non casualmente dedicato all'album omonimo del '77, il primo per lui come paroliere. Ed è un esordio folgorante: Come è profondo il mare è un disco di storie quotidiane a sfondo autobiografico, di cani randagi braccati e di anime perse. Il mare che per Dalla è il pensiero, sacro, intoccabile, eppure così inviso dai potenti, che vi si accaniscono contro, fino ad ucciderlo. Un racconto scandito da una varietà di ritmi e stili: il blues, il rock, il soul, lo stomp, la ballata melodica. Ed è su questa vasta traccia che ci ha lasciato Dalla che lo spettacolo si rigenera, pezzo dopo pezzo, dalla vocazione rhythm and blues di Tutta la vita, alla poesia struggente di Futura e Le Rondini, fino all'irriverenza di Disperato, erotico stomp.Un mare profondo in cui tutto sembra voler confluire, così come la vita, sacro e profano a braccetto fino all'ultimo giorno..
Four Steps Choir
Ensemble Futura
direzione musicale ed arrangiamenti Gloria Clemente
voce Pietro Sinigaglia
con la partecipazione di Roberto Alinghieri voce narrante
Scene di Nicola Perucca