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Marinasco: una castagnata per salvare la Pieve (Video e Foto) In evidenza

di Gianluca Solinas – Organizzata dai volontari servirà a contribuire al restauro della chiesa forse più antica del Golfo.


950 d.c., risale a quest’epoca la chiesa della Pieve di Marinasco, insediamento umano antecedente di mille anni alla nascita di Cristo.

Una chiesa antica (se la batte con Carpena) che il degrado e lo spopolamento dei nostri borghi ha lasciato in abbandono per anni e che ha subito crolli, dissesti, danneggiamenti e incuria snza un vero perchè.

Oggi, grazie all’8 per mille la Chiesa Cattolica sta intervenendo con opere di restauro e consolidamento, i lavori si spera possano consentire l’apertura in sicurezza la pubblico e al culto per l’inizio della prossima estate (2018).

Tuttavia il ripristino delle facciate esterne, del tetto centrale e delle navate laterali, le fondamenta, non basteranno alla Pieve di Santo Stefano Protomartire (cosi si chiama la chiesa di Marinasco), per poter accogliere degnamente i fedeli, i parrocchiani e chiunque voglia ammiraqre il borgo e lo splendido panorama. Restano molte cosa da fare.

Ad esempio le travi trasversali di collegamento delle fondazioni, i micropali necessari alle colonne interne per il consolidamento, i pavimenti, gli archi delle navate che erano in cannicci e calce e che sono crollati, il campanile, di epoca recente ma che ha bisogno di completa messa in sicurezza tetto compreso. Insomma c’è ancora davvero molto da fare.

E poi c’è il resto: impianto elettrico, riscaldamento, l’organo Serassi, dell’inizio ‘800, da restaurare, le campane con impianto motorizzato da rimettere in sesto, l’orologio Trebino che si affaccia sulla bellissima piazza da recuperare, insomma ci vogliono fondi e se l’intervento della Chiesa non può bastare, in assenza di istituzioni (Comune e Regione), almeno per ora, c’è chi si da da fare e cioè i parrocchiani e il comitato “Salviamo la Pieve di Marinasco” che conta oltre 100 volontari e che oggi ha dato vita ad una castagnata molto partecipata che ha visto protagonista il cibo (frittelle di castagne con ricotta e miele di castagno, castagnaccio, caldarroste, torte di verdura e dolci tutte realizzate dalle donne del borgo) e la manifatturqa locale, consistente in bellissimi esempi di ricamo, punto croce, cucito, restauro, per arrivare ai pupazzi in stoffa e a gioiellini da casa come le borse porta – torte, senza dimenticare l’oggettistica da cucina e addirittura quella personalizzata per tifosi di calcio.

Tutto prodotto e realizzato dalle gentilissime signore su base volontaria e messo in vendita per finanziare concretamente ciò che servirà per ridare a marinasco e ai suoi abitanti (e a tutti noi spezzini e pure ai turisti) un vero gioiello e sopratutto il cuore della comunità: la Pieve.

Per capire che non si tratta di retorica bastava essere presenti oggi, vedere la piazza piena, lo splendido panorama e la folla di gente, bambini davanti a tutti, divertirsi e godersi la pace e il profumo di cose buone che sanno di “casa”.

Certamente l’invito a collaborare è stato accolto dall’amministrazione cittadina che nel frattempo, grazie all’impegno del geometra Enrico Baretti, capace di coinvolgere molti, fra i quali il presidente del Consiglio Comunale Giulio Guerri, ha provveduto a realizzare la pulizia delle strade e dei monumenti della piazza, grazie all’intervento della MARIS e dell’assessore Kristopher Casati, a mettere della videosorveglianza per contrastare gli episodi di vandalismo e furti che ultimamente hanno coinvolto la zona sia nella parte della chiesa sia nel vicino cimitero.

Si è provveduto anche a riparare la tubazione che riforniva la fontana della piazza, a ripulire l’obelisco e si sta provvedendo anche alla sostituzione delle panchine.

Anche ACAM contribuito tramite un intervento di recupero degli ingombranti e dei materiali di discarica.

Attendiamo che l’esempio dato dai cittadini di Marinasco, che raccolgono i fondi (IBAN – IT98G 06030 10756 0000 3546 7960 “Parrocchia di Santo Stefano protomartire”, causale: “restauri interni Pieve”, per un buona causa, smuova l’interesse di chi ci segue e anche degli enti e delle istituzioni riguardo al restauro completo della Pieve, in modo che la prossima estate si possano ancora udire risuonare nel golfo le campane da troppo tempo silenziose del borgo e che possano riprendere i bellissimi concerti d’organo.

Citiamo (contro il loro volere ci scuseranno) i nomi di alcuni fra quelli che abbiamo incontrato a darsi da fare in piazza fra castagne e bicchieri: Clara Paganini, Alberto Costa, Roberto Bertellotti, Diego Bertolucci, Cesare Carrodano.

Ringraziamo anche Don Luca, parroco “anche” di Marinasco che ci ha gentilmente concesso un breve intervento in video.

Ovviamente l’invito a far buon uso del codice IBAN sopra riportato è esteso a tutti, è importante partecipare, specialmente in casi come questo, grazie.

In foto di copertina le gentilissime signore che realizzano l'artigianato locale:

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