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"Situazione agghiacciante al Pronto Soccorso della Spezia": la denuncia del Tribunale per i diritti del malato In evidenza

La scorsa notte 45 persone in attesa. L'Associazione chiede l'intervento del Prefetto e della Protezione Civile.

"Nella scorsa notte 45 pazienti erano in attesa al Pronto Soccorso del S. Andrea; molte ambulanze, ci riferiscono, in fila con pazienti visitati e curati a bordo delle stesse; esami diagnostici essenziali come TAC effettuate a distanza di ore; alle ore 12.00 di oggi sono 46 i pazienti al Pronto Soccorso di cui 17 in codice arancione e 3 in codice rosso; rischi di inevitabili tensioni tra pazienti, parenti e personale.
Circa 20 pazienti di area medica in appoggio ad altri reparti, con disagi diagnostici e carico di lavoro eccessivo per il già poco personale.
Una situazione agghiacciante e che dimostra l’assenza di alcuna programmazione da parte della ASL e ciò anche senza ricordare l’assurda situazione al S. Bartolomeo dei giorni scorsi: reparti chiusi per ferie e poi riaperti con urgenza e richiamo del personale da altri servizi". Lo denuncia Cittadinanzattiva - Tribunale per i diritti del malato.

Rino Tortorelli, a nome dell'associazione, sottolinea: "Tutti disagi e gravi rischi per i pazienti evitabili, anche solo se la direzione ASL si fosse attenuta alle nostre richieste indicate in occasione del programmato spostamento della neurologia.
Alla Direzione ASL avevamo infatti richiesto di non ridurre i posti letto in area medica con l’apertura delle cure intermedie a Sarzana.
Avevamo chiesto di sospendere lo spostamento della neurologia e lo spostamento di una medicina di Spezia nelle cure intermedie a Sarzana, fino a quando ci fosse stato un serio progetto per non ridurre i posti letto in area medica.
Avevamo chiesto un programma in caso di intensificarsi del Covid.
Nessuna seria risposta ci è stata. Tutti consigli disattesi. E pertanto non si può sostenere oggi che la grave situazione al Pronto Soccorso dipenda da una recrudescenza della pandemia. Si sapeva quali erano i rischi riducendo – se non eliminando (visto che le cure intermedie a Sarzana sono destinate a tutti i pazienti e non solo a quelli di area medica) – i posti letto di medicina e sparpagliando i posti letto della neurologia in tutto l’ospedale".

"La situazione odierna – già molto grave – rischia di aggravarsi, stante le festività in corso, il numero ridotto di medici di medicina generale in effettivo servizio e l’aggravarsi delle condizioni pandemiche o anche solo influenzali.
Chiediamo quindi pubblicamente un intervento urgente del Prefetto con l’attivazione dei servizi di Protezione Civile presso i Pronto Soccorso dei nostri ospedali (anche Sarzana non è messo bene)", conclude il Tribunale per i diritti del malato.

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