L’assessore alla sicurezza Giulio Guerri insieme al comandante della Polizia Municipale Francesco Bertoneri hanno risposto alle domande fatte dai commissari in merito alla gestione della sicurezza in particolare con riferimento ai recenti fatti di cronaca che hanno occupato le pagine dei quotidiani locali.
All’audizione erano presenti anche diversi cittadini che, sentendosi molto coinvolti, hanno sentito la necessità di provare ad intervenire sentendosi poi riprendere perché gli interventi non sono previsti da regolamento. Protagonista del dibattito l’ordinanza che a decorrere da sabato 6 maggio fino al 4 giugno compreso, dalle ore 21,00 alle ore 6,00 è vietata la vendita effettuata in qualsiasi forma e modalità di bevande alcoliche di qualunque gradazione e di bevande in contenitori di vetro e di metallo da parte di attività commerciali (autorizzati come esercizi di vicinato, piccole e medie strutture di vendita) ristretta al centro e alla zona di Piazza Europa.
A motivare l’ordinanza fornendo una visione d’insieme della situazione è il comandante Bertoneri che ha spiegato: “Questo provvedimento deriva anche da quanto emerso dai nostri controlli sul territorio, abbiamo infatti constato la recrudescenza di risse nei pressi di esercizi commerciali che sono un punto di aggregazione anche durante le ore notturne. Questi esercizi sono stati controllati anche con cani antidroga, risultando senza criticità tranne uno nel quartiere Umbertino che dovrà subire le conseguenze. L’Ordinanza ha una durata di 30 giorni perché per legge non può andare oltre, anche se potrà essere riproposta e ciò che ci auguriamo è che sia un deterrente per le situazioni che si sono verificate.”
Il consigliere Fabio Cenerini si è fatto portavoce di questa istanza e da molto tempo sottolinea l’urgenza del tema, proprio in merito sull’ordinanza ha espresso molti dubbi: “Si tratta di un’ordinanza inutile -motiva Cenerini- perché la birra e l'alcol si possono comprare prima delle 21, sarebbe più utile se fosse vietato di bere alcolici per la strada, la vendita è un palliativo. Purtroppo la situazione ormai diventata invivibile, anche ieri notte mi sono state segnalate tre risse. Alla Spezia abbiamo più vigili della media nazionale -conclude Cenerini - ma serve una migliore prevenzione. Fino a qualche anno fa i casi erano sporadici e in zone molto precise, oggi è cambiata la situazione e il problema è su tutta la città. Se questo è avere tutto sotto controllo…”
La consigliera Barbara Ratti ha chiesto al comandante della Polizia locale di fare chiarezza rispetto al ruolo della Polizia Locale e quello del Ministero dell’Interno, sul territorio attraverso la Prefettura, ricevendo come risposta: “La sicurezza pubblica è affidata allo Stato, alla polizia locale spetta il ruolo di polizia amministrativa per l’ordinato vivere civile.”
Anche il consigliere Marco Raffaelli chiede chiarimenti sull’ordinanza, rivolgendosi a Giulio Guerri, che ha dichiarato di essere presente anche in rappresentanza del sindaco e ha chiesto: “Visto che molti iniziano a bere alcolici molto presto, perché non anticipare alle 18 per garantire una maggiore riuscita? Inoltre -domanda Raffaelli- perché non estendere l’ordinanza all’intero territorio garantendo anche alle altre zone la stessa tutela?"
Replicando Guerri e Bertoneri spiegano che una restrizione di questo tipo andrebbe a danneggiare anche i supermercati che vendono alcolici ai chi va a fare la spesa, facendo l’esempio di una famiglia che va a comprare una bottiglia di vino, e ha sottolineato l’inapplicabilità all’intero territorio spezzino in quanto questi provvedimenti non sono generabili all’intera città. La sicurezza fa ancora discutere e da questo sabato si vedrà se questi provvedimenti possano effettivamente rappresentare una soluzione efficace.
