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Notizie dalla Diocesi

La solennità dell'Assunzione di Maria, celebrata nei giorni scorsi con il consueto concorso di migliaia di fedeli, è di certo, nel territorio diocesano, la festa mariana che vanta le tradizioni più antiche.

Ad oggi sono dodici le parrocchie dedicate all'Assunta, e tra loro ci sono la basilica di Sarzana, antica cattedrale della diocesi di Luni – Sarzana, la chiesa abbaziale di Spezia, già pro cattedrale, e diverse pievi storicamente importanti, come quelle di Vezzano Basso, di Bolano, di Sesta Godano. Nel giorno dell'Assunta si celebra, sia pure con un nome diverso, la festa della Madonna di Soviore, patrona della diocesi. Se guardiamo poi al territorio della Lunigiana toscana, anch'esso appartenuto sino a fine Settecento a Luni – Sarzana, troviamo una diffusione analoga: all'Assunta sono infatti dedicate l'antica cattedrale di Pontremoli, la pieve di Soliera, quella di Crespiano e numerose altre chiese parrocchiali, tra cui quelle di Albareto e di Buzzò, sulle pendici settentrionali del monte Gottero, oggi in diocesi di Piacenza – Bobbio. Gli studi storici e archeologici, tra cui quelli di Antonio Frova e di Maria Silvia Lusuardi Siena, ci dicono del resto che a Santa Maria era dedicata la stessa cattedrale di Luni, per lo meno a partire dai rifacimenti del sesto secolo. Si comprende dunque che, quando dopo la bolla di Innocenzo III del 1204 la sede vescovile venne spostata a Sarzana, la chiesa principale della nuova città, in origine San Basilio, si sia trasformata nella "cattedrale di Santa Maria". Ma la diffusione così vasta del culto mariano in Lunigiana, ed in particolare di quello della Vergine Assunta, sembra corrispondere ad un richiamo forte all'identità non solo religiosa ma anche civile delle popolazioni. Luni, nell'alto Medioevo, fu una delle ultime città marittime italiane a restare sotto il dominio bizantino: la lingua e la cultura greca qui erano sinonimo di ricchezza e di commerci, ma anche di cultura e di tolleranza, per esempio nei confronti degli ebrei. E la conquista longobarda, completata dal re Rotari a metà del settimo secolo, fu vissuta più come una occupazione militare che come una liberazione. Così, mentre nella vicina Lucca, capitale longobarda in Toscana, prevalgono ancora oggi le chiese dedicate ai santi della nuova tradizione, come Michele e Martino, in Lunigiana restò fortissimo il culto all'Assunta, la cui origine anche liturgica è tipicamente orientale. Ad Oriente guardava Luni, che da là ricevette anche, come dono divino, la reliquia del Prezioso Sangue. Mentre, prima delle più tarde scorrerie saracene, i pericoli per la città venivano dalle navi veloci dei corsari normanni, gli "uomini del nord". Venerare Maria era dunque – come molti secoli dopo sarebbe accaduto per i polacchi a Jasna Gora – anche un modo efficace per ribadire la forza delle proprie radici. Il che, in qualche modo, avviene tuttora. La pioggia non frena l'estate dei giovani: E' già tempo di bilanci alla casa diocesana estiva di Cassego, in alta Val di Vara. Proprio oggi termina l'ultimo "campo" per ragazzi e ragazzi delle parrocchie, ed il fatto che, dopo quelli di luglio, sia stato confermato anche quello di fine agosto è la dimostrazione che anche quest'anno tutto si è svolto nel migliore dei modi, nonostante un'estate piovosa e a tratti persino fredda. Il turismo, balneare e non balneare, sta sfornendo alla Spezia e in Liguria cifre negative, segnate in rosso. A Cassego la situazione è diversa, e questa è la conferma che – benché i momenti di svago, le escursioni e i divertimenti non mancano – l'attrattiva ultra quarantennale del centro diocesano "San Pio X" non è affatto solo turistica e nemmeno in prevalenza turistica. L'"offerta" di Cassego è quella di settimane estive "diverse", rivolte alla persona nella sua interezza. La novità dei gruppi face book: Ai momenti di svago e di divertimento, nella bellezza degli scenari dell'alto Appennino, sono sempre uniti quelli di preghiera e le riflessioni sul senso della vita e sul modo di essere giovani oggi. Al centro delle settimane di Cassego c'è poi il tema dell'amicizia, che nasce e che si rafforza, spesso anno dopo anno, tra coloro che partecipano. Ne danno conferma, negli ultimi anni, le varie pagine "facebook". Quella di quest'anno ("Cassego 2014") rappresenta un gruppo che conta già duecentoquarantasei aderenti. E se il gruppo presenta come foto di copertina l'immagine–simbolo dei "campi", la maglietta con la scritta "Cassego", un altro gruppo, "Cassego superiori 2014", forte di cinquantasette aderenti, presenta invece la foto di gruppo con il vescovo Luigi Ernesto Palletti, che in questo periodo estivo ha visitato più volte i partecipanti ai singoli "campi". Una bella soddisfazione per don Paolo Costa, responsabile del centro diocesano ormai da più di quarant'anni. Parroco a Beverino e in varie altre parrocchie della Val di Vara, don Paolo ad ogni estate deve cumulare al lavoro pastorale ordinario quello organizzativo di Cassego, ma lo fa con lo spirito di sempre, e grazie alla collaborazione dei volontari e delle volontarie che fanno gli animatori delle settimane, una dopo l'altra. Come abbiamo detto altre volte, il "segreto" di Cassego è anche in queste preziose collaborazioni. All'inizio, negli anni Settanta, non c'erano né internet né telefonini. Oggi le cose sono molto diverse, ma il fascino di una vacanza "diversa", alla luce dei valori profondi dell'uomo e delle ricerca di un domani sicuro, è rimasto inalterato. Ci voleva un'estate piovosa e infelice per confermarlo in modo evidente... Festa alla "Guardia": E' iniziata a Levanto, nella parrocchia santuario della "Madonna della Guardia", la novena in preparazione della festa patronale di venerdì prossimo 29 agosto. Ogni sera alle 20.45, dopo il Rosario, ci sono meditazioni di monsignor Corrado Sanguineti, vicario generale di Chiavari, e di don Gian Luigi Bagnasco, parroco di Sant'Andrea di Levanto. Stasera, alla stessa ora, adorazione eucaristica; domani, alle 10, Rosario e Messa per le persone anziane con unzione degli infermi; mercoledì alle 17 benedizione dei bambini ed offerta fiori, mentre alle 20,45 ci saranno liturgia penitenziale e confessioni. Giovedì, nella vigilia della festa, alle 20,45 Vespri e processione per le vie di Levanto, presente la banda musicale di Monterosso. Concluderà monsignor Sanguineti. Venerdì la Messe saranno alle 8, 9,10,18 e 21. Alle 11 il vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti presiede la Messa solenne. Alle 17 Vespri, alle 21,30 musical "L'amore quello vero" con i "Cantautori di Dio". Da giovedì a sabato pesca di beneficienza. La festa della "Guardia" è celebrata in modo particolare in diocesi anche a Molicciara di Castelnuovo Magra, a Deiva Marina e al piccolo santuario del Vignale, nella parrocchia di Pegazzano. Inoltre alla "Madonna della Guardia" è dedicato il santuario di Velva, al confine tra Chiavari e Spezia, dove venerdì si ritroveranno come ogni anno per la Messa solenne e per la processione le popolazioni delle due vallate del Petronio e della Vara. Giornata sacerdotale a Cassego: La settimana che inizia domani 25 agosto, a Cassego, vede la presenza della comunità del seminario, guidata dal rettore don Franco Pagano, e culminerà giovedì, come ogni anno, nella "giornata sacerdotale" con i sacerdoti e i diaconi di tutta la diocesi. La "giornata", alla vigilia di un nuovo anno pastorale, è sempre occasione per una riflessione teologica e pastorale a vasto raggio, e inoltre di festa per sacerdoti e diaconi che ricordano tappe giubilari nel ministero. Tra loro, quest'anno c'è anche il vescovo emerito Bassano Staffieri, che il 9 settembre compirà venticinque anni di episcopato. Per questo, il vescovo Luigi Ernesto Palletti lo ha invitato a presiedere la concelebrazione di giovedì prossimo nella radura sovrastante la casa diocesana (in caso di pioggia nel salone interno). Gli altri sacerdoti che saranno festeggiati (non tutti potranno essere presenti) sono don Renato Strusi (settant'anni di ordinazione), don Otello Calore, don Domenico Lavaggi, don Giovanni Marchi e don Carlo Moracchioli (sessant'anni), monsignor Giovanni Bartolini, don Vittorio Lo Valvo e don Lanfranco Rossi, cui si aggiunge il carmelitano padre Roberto Nava (venticinque anni) e il diacono permanente Marcello Duranti (anche per lui sono venticinque anni di ordinazione). Un ricordo particolare va inoltre sempre al "decano" dei sacerdoti monsignor Luigi Lavagnino, parroco di Castello, che nei prossimi mesi compirà cento anni di età e settantasette di Messa. La "giornata" di giovedì inizierà comunque alle 10, dopo la celebrazione dell'ora Media, con una riflessione di monsignor Marco Fabbri, vicario generale di Volterra e docente allo Studio teologico interdiocesano di Camaiore, sulla Costituzione "Lumen gentium" del Concilio Vaticano II. Alle 11.30 ci sarà la Messa, presieduta, come detto, da monsignor Staffieri. Quindi il pranzo fraterno. Il giorno precedente, mercoledì, alle 10, sempre a Cassego ci sarà invece l'incontro del vescovo con i "sacerdoti giovani", ordinati negli ultimi dieci anni. I gruppi scout spezzini alla "route" verso San Rossore: Sono stati quattro i gruppi scout della provincia della Spezia che, nei giorni scorsi, hanno partecipato alla "route" nazionale conclusasi poi a San Rossore, presso Pisa, nel grande raduno che ha avuto vasta eco sui media di tutta Italia. Ognuno dei quattro gruppi ha seguito un percorso diverso. Il clan fuoco "La Spezia 1", delle parrocchie della Neve e di San Pietro a Mazzetta, ha effettuato il suo percorso in Sardegna, nella zona di Iglesias, gemellati con il gruppo "Iglesias 6". Per il clan fuoco "Sarzana 1", storica espressione della parrocchia di San Venanzio, i luoghi della "route" hanno toccato invece le località dell'entroterra pugliese, da Alberobello alle Grotte di Castellana, con i caratteristici trulli. Durante il percorso si sono aggiunti il confronto con i gruppi nazionali dei rover e delle scolte (in tutto circa trentamila) e il naturale arricchimento che ne è derivato. Il gruppo fuoco "Lerici 1", della parrocchia di San Francesco, è stato "ospitato" dal clan di Parma, che ha organizzato un itinerario sull'Appennino emiliano, in particolare intorno al parco del Monte Fuso, una zona di intensa attività partigiana, segnata in modo indelebile da rastrellamenti e da uccisioni da parte dei nazifascisti tra negli anni 1944 – 1945. I borghi toccati sono stati Neviano degli Arduini, Sasso, Lagrimone, Tizzano Val Parma e infine Parma. Infine, il gruppo del clan fuoco "La Spezia 3", della parrocchia del Canaletto, ha per così dire "giocato in casa", percorrendo la sua "route" lungo i sentieri delle Cinque Terre e rendendosi così disponibile ad "ospitare" sul proprio territorio una delle 456 "route" mobili che dal 1° al 5 agosto hanno fatto percorrere a rover e scolte provenienti da tutta Italia i più bei sentieri della penisola, per giungere poi alla tenuta di San Rossore dove si è tenuta appunto la parte fissa della "route" nazionale, dal 6 al 10 agosto. Il premio "Taddei" alla Mostra di Venezia: Nei prossimi giorni, alla Mostra internazionale del cinema di Venezia, che ha preso il via giovedì scorso, sarà assegnato il premio 2014 "Padre Nazareno Taddei", giunto all'ottava edizione. Istituito nel 2007, nel primo anniversario della morte di padre Taddei, avvenuta alla Spezia, il premio ha avuto come madrina Claudia Koll ed è stato subito apprezzato dalla critica anche perché l'unico intitolato a un sacerdote, gesuita, che dedicò la sua vita allo studio del linguaggio del cinema e dei media. L'idea nacque da un appunto nel quale Taddei (nella foto) manifestava l'intenzione di fondare a Venezia un premio da assegnare al film in concorso capace di «esprimere autentici valori umani con il miglior linguaggio cinematografico». Il premio, che consiste in una Targa d'argento, ha visto presidenti di giuria: 2007–2008 Morando Morandini (Il Giorno), 2009–2011 Paolo Mereghetti (Corriere della Sera) e 2012–2013 Piera Detassis (Ciak). L'ottava edizione prevede in giuria, sotto la presidenza di Anselma Dall'Olio (Cinematografo Rai1), Gianluigi Bozza (L'Adige), Virgilio Fantuzzi sj (Civiltà Cattolica), Gabriella Grasselli (presidente CiSCS), Gian Lauro Rossi (Edav), Franco Sestini (Edav on–line). Con il patrocinio e il sostegno di Provincia d'Italia della Compagnia di Gesù, ufficio per le Comunicazioni sociali della Conferenza episcopale italiana, ministero per i Beni e le attività culturali. San Bernardo e San Bartolomeo: Pitelli è oggi in festa per il patrono San Bartolomeo. Alle 11 il vescovo Palletti presiede la Messa solenne e amministra la Cresima, mentre alle 20.30 ci sarà la tradizionale processione per le vie del paese. La festa è celebrata come patronale in varie altre località della diocesi. Sempre oggi, alla Chiappa, terminano le feste di San Bernardo. Alle 11 Messa solenne del vescovo emerito Staffieri. Castellazzo, la festa di Maria Regina: Venerdì scorso al monastero benedettino di Castellazzo è stata celebrata la festa di Maria Regina, patrona della comunità. Alle 10 è stata celebrata una Messa solenne con i canti delle monache. Pontremoli, il premio "Donna è vita": Il premio letterario "Donna è vita", a cura di Scienza&Vita Lunigiana,giunto alla VI edizione,è stato assegnato quest'anno ad Alessandra Buzzetti (TG5) e Cristiana Caricato (TV2000) per il testo "Tenacemente donne" - Edizioni Paoline. Verranno premiate sabato prossimo 30 agosto a Pontremoli, nella sala dei sindaci, alle 17. "Muscolata" benefica di "prevenzione": Martedì prossimo 26 agosto, alle 20, a Spezia, alla Morin, "muscolata" per raccogliere fondi contro i disturbi cardiovascolari. Costo a persona 15 euro. Don Giuseppe Savoca

 

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