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Contro l'Inter a San Siro è dura, ma lo Spezia non parte sconfitto

di Massimo Guerra- Dura, durissima trasferta quella di oggi delle Aquile a San Siro.

Non è certo contro le prime della classe che lo Spezia deve guadagnarsi la salvezza, ma il calcio è strano e affascinante perché non sempre vince il più forte, oggi l'Inter. E non sempre si raccolgono i punti meritati, vedi per lo Spezia su tutti i pareggi di Parma (che rimonta grazie al rigore al 93') e contro il Bologna in settimana, capace di rimontare lo 0-2 negli ultimi 10' di gara e di sfiorare pure la vittoria fallendo il rigore al 96'. Questo per dire che oggi lo Spezia parte sfavorito come ovvio, ma non deve essere considerato battuto in partenza.

A San Siro contro il Milan le Aquile hanno retto benissimo per tutto il primo tempo, capitolando nella ripresa per una serie di disattenzioni in fase difensive oltre che per il valore dei rossoneri, non a caso primi in classifica. La mission di oggi sarà proprio quella di non commettere errori fatali, mantenendo la giusta concentrazione per tutta la gara. Al Meazza contro il Milan Piccoli subentrò a freddo a Galabinov, uscito per infortunio muscolare, mentre oggi al centro dell'attacco giocherà Nzola, decisamente in forma e in grado di supportare al meglio il gioco offensivo delle Aquile, magari con il suo spostamento sulla destra e l'inserimento proprio di Piccoli centrale a gara in corso, se Italiano valuterà inadeguati i contributi di Agudelo o Farias nella fascia opposta a quella assegnata a Gyasi.

Fuori Chabot per squalifica, difesa affidata a capitan Terzi vicino a Erlic, con l'opzione Ismajli che fino ad oggi è apparso acquisto non del tutto centrato, anche in previsione del rientro di Capradossi dopo la pausa natalizia, con Ferrer (o Sala, improbabile viste le ultime performances) e Bastoni o Marchizza sulle fasce. In cabina di regia Ricci dall'inizio, con i braccetti Maggiore e Estevez, almeno dall'inizio e con forze fresche in panca tra cui Agoumé, Pobega, Acampora, Deiola.

In casa Inter si punta la sorpasso ai danni della capolista, con la conferma della squadra vittoriosa contro il Napoli, a parte Brozovic in dubbio per un pestone rimediato nell'ultima gara, Sanchez e Pinamonti ko e il probabile ballottaggio tra Hakimi e Darmian, con Lautaro Martinez e Romelu Lukaku in attacco e varie opzioni di qualità per la linea mediana tra cui Eriksen, Sensi e Vidal in grado di far rifiatare anche a gara in corso Brozovic, Barella e Gagliardini. Con il 3-5-2 e la rinuncia al trequartista (Eriksen) la squadra di conte sembra aver trovato certezze e fiducia, oltre ad avere praticamente sempre vinto contro le cosiddette "piccole", eccetto il pari con il Parma sono arrivate infatti tutte vittorie.

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