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Lo Spezia riparte dall'abbraccio con il suo pubblico In evidenza

di Massimo Guerra - Piazza Europa, Federico La Valle, Riccardo Borghetti: ci sono tutti gli ingredienti delle tradizionali presentazioni dei bianchi.

E’ tornata dopo il black-out dello scorso anno la festa di presentazione dello Spezia ai suoi tifosi, compresi i “daspati” che durante l’anno devono guardare la squadra del cuore a casa o al bar ben distanti dal Picco. “Abbiamo deciso di riprendere le fila di una tradizione – ha commentato il presidente Chisoli -perché riteniamo importante mantenere un contatto diretto con i tifosi”.

Sul palco in Piazza Europa l’intero staff dirigente e tecnico delle Aquile, dal presidente Chisoli al vice Corradino, dal Dg Angelozzi a mister Italiano, assente “soltanto” il patron Gabriele Volpi, forse impegnato per lavoro all’estero o forse semplicemente poco interessato al bagno di folla: sono finiti – almeno per ora - i tempi in cui arrivava sul sellino posteriore di uno scooter per incassare i dovuti applausi e ringraziamenti. Snellito e di molto anche il Cda, composto fino a luglio da Giancarlo Coari, Francesco Cuttica, Pier Luca Delucchi, Nicola De Mastri, Arnaldo Faita, Jacopo Maria Ferri, Cristiano Ghirlanda, Stefano Mei, Luigi Micheli, Maurizio Felugo, Aldo Sammartano e Roberto Zangani: sono rimasti solo Coari, Cuttica e il neo-entrato Nicolò Peri, tutti presenti sul palco. Di quasi tutti gli ex – compresi i sempre presenti in tribuna Vip - nessuna traccia. Applauditi anche gli accompagnatori, i custodi, i magazzinieri tra cui Max Datteri, che ha potuto sfoggiare con orgoglio la maglia del Brugges inviatagli da Okereke (suo pupillo) con dedica.

Con cinque-seicento aficionados Piazza Europa ieri sera era mezza piena o mezza vuota, una valutazione come al solito a discrezione di chi osserva e commenta, a presidiarla polizia, carabinieri e polizia municipale oltre al servizio security gestito da Ottavio D’Andrea, ad introdurla dopo le parole di incoraggiamento del sindaco Pierluigi Peracchini le note intramontabili di Riccardo Borghetti “Si può fare” e “Non siete soli”, a colorarla di bengala, razzi e fumogeni ci hanno pensato i ragazzi della Ferrovia, a renderla spiritosa lo speaker Fede La Valle, sicuramente un intrattenitore lui sì da serie A, al dovuto ricordo per i tifosi Nicola Rossi, Nicolas Sbarbaro e Jacopo Bertagna recentemente scomparsi un lunghissimo striscione tenuto in mano con pazienza per tutta la durata della festa da una ventina di fedelissimi.

Si è presentato al suo nuovo pubblico emozionato mister Italiano, scusandosi per la sconfitta interna contro il Crotone ma rilanciando le aspettative nei confronti della sua squadra.

Nessuna contestazione al Ds Angelozzi (ora è il momento di incitare e non si criticare diceva il tam-tam della piazza) malgrado il mancato arrivo dal mercato di una punta centrale in grado di compensare gli attesi alti e bassi di Galabinov, anzi: solo applausi e olè per lui – che conferma il sogno della serie A incluso nel progetto triennale iniziato lo scorso anno: la qualità della rosa per Angelozzi è cresciuta e crescerà ancora passo dopo passo, perché – parole sue – la squadra è forte: ai risultati sul campo il verdetto, per rimediare a situazioni scomode c’è sempre eventualmente il mercato di riparazione di gennaio.

Va detto che l’attaccante in grado di fare la differenza a Milano Angelozzi l’ha cercato eccome, ma nessun profilo esaminato era a suo parere – ed è un parere sicuramente qualificato – in grado di garantire quel salto di qualità atteso nel reparto offensivo, che malgrado l’ottimo rinforzo di Antonino Ragusa (per lui maglia numero 32) appare sulla carta inferiore alla maggior parte delle squadre in lizza, Crotone docet. In arrivo dal mercato degli svincolati qualche buon giocatore, in pole l’ex Crisetig che di lavoro fa però il mediano. Altri svincolati di ruolo attaccanti ce ne sono e pure parecchi, ma il loro ingaggio li rende inavvicinabili in questo momento.

Dopo i tecnici è stata la volta dei giocatori, divisi per reparto, prima i portieri, poi i difensori (con il coro dello spezzinissimo Luca Vignali), infine gli attaccanti, tutti incalzati dalle domande delle piccole e graziose accompagnatrici dello Spezia Calcio femminile, per gli assenti giustificati dalle convocazioni nelle rispettive Nazionali di categoria Under 21 solo delle mascherine: Krapikas (Lituania), Gudjohnsen (Islanda), Maggiore e Marchizza.

A fine serata classica foto di gruppo e lancio di razzi e bengala dalla balconata di Cristo Re da parte dei tifosi, fiaccolata con falò in mezzo alla piazza, applausi finali e tutti a casa, in attesa del prossimo turno di campionato in programma – dopo la pausa per le Nazionali - venerdì 13 settembre a Pordenone

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