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2021 basta Enel, Peracchini: "Non potevo manifestare con chi per 57 anni ha permesso alla centrale di esistere" In evidenza

Il primo cittadino parla di una "stagione nuova, di responsabilità".

“La coerenza in politica è merce rara – commenta così il Sindaco Peracchini la manifestazione a Melara delle opposizioni sulla questione Enel – E’ il senso di responsabilità verso tutti i miei cittadini, e in particolare verso quelli di Melara, che mi impedisce di prenderli in giro insieme all’opposizione che ha autorizzato Enel, a vari livelli politici, a farci respirare carbone per cinquantasette anni".

"Sarebbe stato più facile, dal punto di vista mediatico - prosegue il sindaco -  indossare la maglietta e andare a Melara. Forse avrei persino rovinato la festa a qualcuno. Ma oggi c’è in gioco qualcosa di più di un titolo su un giornale: la credibilità della classe dirigente della città, la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e il peso che le istituzioni hanno nel traguardare una comunità nel futuro. Chi mi accusa di voler sempre parlare del passato sono soltanto i protagonisti che hanno determinato il presente in cui viviamo. La Centrale dell’Enel, l’Ospedale Felettino, una complessiva leggerezza nella gestione della cosa pubblica e delle casse comunali: queste sono le responsabilità maggiori che gravano sulle opposizioni che hanno messo la città in condizione di viaggiare con il freno a mano tirato. Come posso tradire la mia Città scendendo in piazza con chi ha preso le schede dei voti del referendum del 1990 sulla centrale Enel e le ha messe in un cassetto, prima illudendo e poi ingannando tutta la cittadinanza e che oggi ha perfino il coraggio di riproporlo? Con chi ha agevolato fiscalmente Enel creando un ingente danno economico per tutto il bilancio comunale e penalizzando i cittadini onesti che lavorano e pagano le tasse? Con chi in quarant’anni, grazie ai voti presi alla Spezia, si è seduto per decenni su poltrone strategiche in Comune, in Regione, in Parlamento fino al Ministero dell’Ambiente e a quello dello Sviluppo Economico, senza mai cambiare una virgola del destino della Centrale Enel?"

Conclude Peracchini: "Oggi si apre una stagione nuova, la stagione della responsabilità fra quello che si dice e quello che si fa: no al progetto di Enel senza fare i conti con la Città. Se i nostri appelli al governo centrale, e mi rivolgo in particolare al Ministro Di Maio, dovessero rimanere inascoltati, Enel sarà chiamata a un tavolo di confronto perché La Spezia dovrà essere la via preferenziale dell’uscita dall’uso del carbone e da qualsiasi componente fossile per diventare un polo virtuoso di energie rinnovabili, sostenibilità ambientale e innovazione tecnologica tale da creare una quarta rivoluzione industriale sul nostro territorio.”

 

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