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Enel, Cenerini senza freni: "Sentire la predica della sinistra è come farsi dare dei mafiosi da Totò Riina" In evidenza

Il durissimo intervento del capogruppo di Forza Italia dopo il consiglio comunale straordinario di ieri sera.

"Basta, non se ne può più di quanto sentito ieri sera in consiglio comunale! Alcuni membri dell’opposizione, ex amministratori o nuovi arrivati del PD che siano, ci attaccano su tutto, è inaccettabile, indecente ed è pure disgustoso un simile comportamento da chi è stato sottomesso, servile e servo di Enel, da chi per 45 anni ha accettato tutto e ha dato ogni permesso, a livello comunale, regionale e nazionale, da chi ha usato per anni le schede elettorali del referendum del 1990 come carta igienica e ora si erge sempre in cattedra a fare la morale. Sentire la sinistra che ci fa la predica su Enel è come sentirsi dare dei mafiosi da Totò Riina!

Federica Pecunia, che non è nemmeno capace di fare un discorso senza leggere, al di là di un delirio di quindici minuti infarcito di menzogne, chiede le dimissioni del Sindaco Pierluigi Peracchini, salvo poi venire più volte in corridoio a pregare me e altri capigruppo di maggioranza per fare un documento condiviso per il bene della città.

Come si fa a chiedercelo dopo un simile intervento? Come si fa a ogni consiglio comunale a chiedere le dimissioni del Sindaco? La cosa più rilevante che ripete ossessivamente ogni tre per due, è: sono due anni che governate basta guardare al passato. Giusto diamo un colpo di spugna a 45 anni di porcherie, comodo però, ah già dimenticavo ma lei non era ad amministrare.

Ci tengo a fare un plauso a chi si è saputo elevare nel dibattito come i consiglieri Lombardi e Forcieri, che non hanno fatto una guerra di parte, così si potrebbe collaborare per il bene della città, ma queste persone diverse dovrebbero isolare gli invasati, coloro che dopo due anni di opposizione pensano di essersi rifatti una verginità rispetto alle porcherie perpetrate direttamente o dalla loro parte politica.

Che dire di un altro intervento, quello di Guido Melley, uno che ieri sera per una questione di amor proprio e di decenza non avrebbe dovuto partecipare alla seduta, dal 1997 al 2006 assessore della giunta Pagano, non ha mai fiatato, non ha mai proferito una sola parola su Enel in nove lunghi anni da amministratore, forse troppo impegnato a costruirsi la poltrona da Presidente di Spezia Risorse, poi ricoperta per otto lunghi anni, ben retribuita ovviamente.

Ieri sera sembrava posseduto durante il suo fazioso e furioso intervento! Ha pronunciato questa esatta frase nel suo discorso “chiunque di noi ha sempre guardato la centrale con preoccupazione e angoscia”, poi ha aggiunto che il Comune ha gli strumenti per bloccare la centrale.

Come mai in nove anni da amministratore della città non hai mai detto queste cose Guido? È vero che eri così sconvolto per la centrale che da assessore al bilancio ti dimenticavi di far pagare gran parte dell’Ici dovuta all’Enel? Per anni, anche in quelli con Melley assessore al bilancio, l’Enel pagava l’Ici soltanto sulla parte degli immobili relativa agli uffici, cosa di cui si accorse il PDL anni dopo, questa negligenza fece risparmiare milioni a Enel.

Oggi la sinistra che ha dato tutti i permessi per inquinare Spezia per 45 lunghissimi anni, si scopre green, ecologista, ambientalista, parla di futuro elettrico, parole che fino a ieri non solo non pronunciava, ma forse di cui non conosceva nemmeno il significato, insomma quasi delle verginelle al primo appuntamento.

Hanno mentito per tutto il consiglio sul documento approvato dalla maggioranza l’ottobre scorso, sui dodici punti approvati, l’opposizione ha considerato solo mezza riga di uno. Tralasciando queste bassezze di mentitori professionisti e seriali, ormai sgamati dai cittadini, ieri sera con chiarezza la maggioranza ha dato lo stop alle velleità di Enel, che senza alcun confronto con la città ha presentato il progetto per una centrale a turbo gas al governo.

Questo progetto oltretutto penalizzerebbe i lavoratori che passerebbero da circa 150 a meno di 50, senza considerare l’indotto e non ha presentato alcun progetto per i circa 65 ettari che rimarrebbero liberi. Quindi dismissione del gruppo a carbone dal 2021 e bonifica. Se Enel vuol rimanere bene, ma soltanto con uno sviluppo di soluzioni completamente non inquinanti, quindi niente centrale a gas".

Fabio Cenerini
Capogruppo lista Toti-Forza Italia

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