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FLP Difesa: "Il tempo passa e il Ministro non prende posizione" In evidenza

Ecco le princiali uregenze secondo il Coordinatore provinciale del sindacato dei lavoratori civili della Difesa.

Sembra ormai evidente che l’attuale Ministro della Difesa abbia fatto la propria scelta, ossia ha deciso di non decidere.
Non è il primo caso che suddetta scelta si sia dimostrata nella storia come vincente, peccato che a farne le spese siano i lavoratori civili della Difesa, da troppo tempo messi da parte per dare spazio ad altre priorità.
Il malumore della componente sindacale e la conseguente proclamazione dello stato di agitazione è la naturale conseguenza degli incontri improduttivi avuti negli ultimi mesi.
Esistono questioni irrisolte e fondamentali che hanno necessità di una soluzione che non può essere ulteriormente procrastinata e che ha visto Flp Difesa sempre disponibile al confronto e partecipativa con proposte risolutive.

A PARTIRE DAL GAP RETRIBUTIVO:

La differenza con le altre Pubbliche Amministrazioni deve essere sanata attraverso dei fondi speciali. La nostra proposta, consegnata alla Ministra due mesi fa, tende alla emanazione di una norma ad hoc che riconosca la “peculiarità” del ruolo, delle funzioni e dell’impiego del personale civile della Difesa. E’ stato proprio il Ministro che con l’atto di indirizzo emanato con Direttiva del 19 settembre 2018 a rappresentare l’oggettiva configurazione peculiare delle funzioni dei dipendenti civili del Dicastero, tipicizzata dalla stretta simbiosi con la struttura e con l’impiego operativo delle FF.AA che ne determina la caratterizzazione nell’ambito dell’ordinamento generale delle Pubbliche Amministrazioni.
È attraverso il riconoscimento normativo di questo stato peculiare che si può giungere al riconoscimento economico di un fondo speciale che abbia caratteristiche stabili.

ASSUNZIONI

La revisione dello strumento militare prevista dalla 244/12 prevede nella parte relativa alle consistenze numeriche del personale civile una riduzione a 20mila unità entro il 31/12/2024.
Di fatto questa norma, come ha chiesto più volte FLP Difesa, deve essere revisionata in quanto la stessa impedisce le assunzioni.
Non a caso nel Ministero Difesa sono state previste 98 assunzioni nel 2019 (294 nel triennio) a fronte di 3000 nella Giustizia e di 750 negli Interni.
Abbiamo chiesto alla Ministra l’attuabilita’ di un piano straordinario di assunzioni finalizzato al sanare, almeno in parte, le crescenti criticità che vivono gli Enti del M.D. in ragione delle sempre maggiori carenze di professionalità civili, in particolare tecniche, risultato del combinato disposto tra le numerose cessazioni dal servizio (l’età media cresce sempre piu’) ed il mancato turnover.

PASSAGGIO TRA LE AREE

Urge la necessità di ipotizzare un veicolo normativo che superi il vincolo del 20% per il passaggio fra le aree previsto dall’art. 22 del D.lgs 75/2017.
Se così non fosse, allo stato attuale, un eventuale Bando permetterebbe il passaggio fra prima e seconda area di appena una cinquantina di persone su oltre 1600 lavoratori.

MOBILITA’

A distanza di due anni e mezzo dall’ultimo bando di mobilità volontaria è stato pubblicato a gennaio 2019 quello nuovo ma da subito avevamo evidenziato problematiche applicative relative allo stesso, in particolare quelle afferenti al grado di scopertura che, cosi’ come quello precedente e nonostante l’accordo politico del 13.12.2017 prevedesse l’eliminazione del grado di scopertura “zero”.
Invece ha riproposto tale inaccettabile limitazione dando di fatto la possibilita’ di trasferirsi solo a qualche decina di lavoratori.
La nostra O.S. aveva chiesto l’annullamento immediato del bando in corso per poi andare, con rapidità, ad un chiarimento politico sul grado di scopertura zero, a premessa dell’emanazione, in tempi certi e rapidissimi, di un nuovo bando in linea con le aspettative dei Lavoratori.
Purtroppo l’A.D. ha deciso di portare a termine il bando attuale e poi metterne in cantiere uno nuovo ma ad oggi ancora non se ne parla.

TRANSITATI ALL’ IMPIEGO CIVILE

Abbiamo chiesto alla Ministra un punto di situazione in ordine alla precisa quantificazione del personale ex militare transitato nei ruoli civili e l’esame delle numerose problematiche annesse e connesse. Tale personale si trova di fronte ad alcune incongruenze normative che regolano tale passaggio, a partire dai criteri applicati dalle CMO rispetto ai processi verbali, spesso discordanti tra di loro fino a particolari BUG normativi che creano un divario tra civili e transitati.
Nel complesso, a ben vedere, la situazione sul fronte del personale civile si presenta densa di forti e permanenti criticità, frutto anche di mancate scelte assenza di qualsiasi iniziativa della Ministra ed un modus relazionale tra le Parti davvero poco produttivo.

 

IL COORDINATORE PROVINCIALE
Christian PALLADINO

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