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Le interviste ai candidati / Francesco Spinetti in corsa con "Cittadini in Comune" In evidenza

Il suo nome ha unito tutta la sinistra.

Tra i Comuni scelti da Gazzetta della Spezia per un approfondimento in vista delle elezioni amministrative del 26 maggio c'è quello di Follo. Qui la corsa alla carica di sindaco è stata "modificata" rispetto a quanto si era profilato a seguito dell'esclusione della lista "Vince Follo", espressione di continuità rispetto all'attuale amministrazione guidata da Giorgio Cozzani.
Dopo la decisione del Consiglio di Stato, in corsa restano "Cambiamo Follo Insieme" con la candidata sindaco Rita Mazzi e “Cittadini in Comune” che sostiene Francesco Spinetti.

Dopo avervi fatto conoscere meglio la candidata sindaco Rita Mazzi ed il suo programma (procedendo in ordine alfabetico), oggi intervistiamo Francesco Spinetti, sostenuto dalla lista "Cittadini in Comune".


Che idea si è fatto degli schieramenti in campo?
Il quadro di riferimento è chiaro: da un lato c'è una lista che doveva avere come candidato a Sindaco Casati (così era stato annunciato alla stampa) e che poi ha cambiato in corsa la candidatura senza spiegarne i motivi. Una lista che è caratterizzata da candidature che avevano ruoli molto importanti nella precedente Amministrazione dalla quale hanno preso le distanze, con accuse molto pesanti, in “Zona Cesarini” dopo averne condiviso e sostenuto in tutto l’azione per nove anni.
Dall'altro c'è il nostro progetto civico che parte dai valori del centrosinistra progressista e che vuole aprirsi alla più grande partecipazione dei cittadini nelle scelte fondamentali della nostra comunità e che vuole rafforzare le azioni di lotta alle disuguglianze e quelle per il rilancio economico e sociale del nostro territorio.

Parliamo del programma, ci vuole riassumere in poche parole i punti cardine con i quali si presenta di fronte agli elettori?
Per prima cosa mi preme sottolineare che la nostra squadra lavorerà sempre puntando a mantenere un rapporto costante e trasparente tra Cittadini e Amministrazione.
I nostri punti cardine sono:
1) riduzione dei costi della “politica” con taglio delle indennità al Sindaco e Assessori almeno del 50%
2) trasparenza e partecipazione dei cittadini alla vita del Comune
3) Sicurezza e lotta al degrado
4) Politiche attive sul lavoro
5) Tutela dell'ambiente, rilancio del turismo e incentivi per l'agricoltura

Quale sarà il primo obiettivo che intende raggiungere nei primi 100 giorni del suo mandato, nel caso venisse eletto?
In realtà le prime settimane saranno fondamentali per approntare le modifiche strutturali necessarie a dare un "nuovo corso" alla macchina comunale; in primis dovremo necessariamente completare le opere che ad oggi risultano in fase di realizzazione come l'isola ecologica e parimenti mettere a norma le strutture per consentire il rispetto del calendario degli eventi che ereditiamo dall'amministrazione precedente.
Si appronteranno interventi sul decoro urbano e riorganizzeremo in corsa le manutenzioni stradali che nel periodo estivo necessitano di uno sforzo gravoso.
Inoltre per dare centralità al lavoro del Consiglio Comunale, quale organo di indirizzo e controllo politico amministrativo dell'ente e di tutela delle garanzie dei diritti delle opposizioni consigliari, proporemo la modifica dello statuto comunale istituendo la figura del Presidente del Consiglio senza nessun aggravio sulla spesa di funzionamento.
E’ nostra volontà ricostituire, inoltre, i Comitati di Frazione attraverso i quali assicurare il confronto con le frazioni.
Ho però da uomo di sinistra legato ai valori dei diritti del lavoro un sogno che richiede più di cento giorni ed è la soluzione mediante la stabilizzazione con contratti, ovviamente a part-time, all’annosa questione dei lavoratori ex LSU, unico caso in provincia ove non si è riusciti, veicolati nel corso degli anni attraverso società partecipate, concessionari e cooperative; tale soluzione oltre a rendere giustizia permette di garantire la funzionalità in una situazione di carenza di organico tra l’altro razionalizzando la spesa con costi minori rispetto allo stato attuale (l’ente risparmia l’iva e l’utile di impresa nella prestazione di servizi fornita).
Saranno 100 giorni molto impegnativi. In cui metteremo tutta la nostra energia e voglia di fare. Per noi saranno veramente i primi 100 giorni, mentre per l’altra lista sarebbero la continuità degli ultimi 3000 che tra l’altro, ribadisco, hanno rinnegato pur essendone stati attori protagonisti.

Con lei la sinistra ha trovato unione, crede che questo sia un modello vincente?
Non nego che sono particolarmente orgoglioso del risultato raggiunto a Follo che spero possa diventare un laboratorio per la costruzione di un progetto condiviso, di idee, di partecipazione, di legalità e trasparenza esportabile e replicabile in altre realtà.

La Val di Vara è turisticamente molto attraente, ma Follo si presenta come fanalino di coda nella classifica degli arrivi. Che idea si è fatto?
Innanzitutto il dato statistico degli arrivi da solo non riesce a monitorare completamente la situazione dal punto di vista turistico. Dobbiamo anche considerare le presenze, la spesa che i turisti fanno nel territorio, l'offerta dei posti-letto.
In questo dato statistico non sono comprese le tante famiglie provenienti da altre regioni come Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna che hanno seconde case di proprietà nelle nostre frazioni e che trascorrono qui la villeggiatura.
E’ fuori dubbio che questo sia uno dei campi che dovrà vedere il nostro massimo impegno. Follo è baricentrico per la congiunzione tra la nostra Val di Vara e la città e la città con le Cinque Terre.
Si dovranno implementare le politiche di valorizzazione del nostro territorio in una logica di sistema.
Penso ai collegamenti, alle iniziative culturali e sportive, valorizzando gli impianti di cui il nostro comune è dotato, al sostegno delle associazioni del nostro territrorio e alle nostre peculiarità gastronomiche.
Il nostro obiettivo è far diventare Follo la Porta per la Val di Vara.


Clicca qui per leggere l'intervista alla candidata sindaco Rita Mazzi.

 

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