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Scopertura della targa per la Beata Itala Mela, l'UAAR scrive al sindaco della Spezia In evidenza

"La religione cattolica è tornata ad essere religione di Stato?"

 

Lo scorso 27 aprile, il sindaco Pierluigi Peracchini, con il Vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti, ha dato vita ad una cerimonia ufficiale, con tanto di fascia tricolore, per lo scoprimento della targa commemorativa intitolata alla “Beata” Itala Mela, posta sul palazzo al civico 28 di via Cernaia alla Spezia.

Una cerimonia certamente sobria, per il poco pubblico intervenuto, ma con tutti i crismi di un evento ufficiale, celebrato dal sindaco in veste di primo cittadino.

"L’evento - precisa il coordinatore del circolo Uaar della Spezia Cesare Bisleri - è stato notato per la particolare connotazione religiosa e per il suo risalto dato dall’istituzione laica (?) cittadina ad un personaggio che, seppur di indubbio valore per il culto cattolico, per la propria storia di vita e di fede e per i presunti miracoli, proprio per queste peculiarità di carattere religioso viene elevato a personaggio di sicuro interesse storico sociale e punto di riferimento per tutta la collettività. È proprio su questo punto che il circolo Uaar spezzino ha voluto richiamare l’attenzione del sindaco, inviandogli una lettera aperta nella quale evidenzia e contesta la sua scelta di celebrare in veste ufficiale eventi a carattere prevalentemente religioso, quasi come se la religione cattolica fosse tornata ad essere religione di stato e, quindi, un valore per tutti doverosamente condivisibile".

"Questa attività istituzionale la si potrebbe anche vedere e considerare come una particolare sensibilità del nostro sindaco verso una parte della collettività, se però fosse ugualmente rivolta anche ad altri ambiti sociali, dove pure non mancano valori umani etici e culturali, per questo - continua Bisleri – stride la particolare attenzione data a questo evento a carattere religioso e di interesse prevalentemente condominiale se messa a confronto, per esempio, alla non considerazione di un evento culturale di tutto rispetto, organizzato dal circolo Uaar della Spezia, a cui fu negato il patrocinio perché: “trattandosi di iniziativa con evidente importanza associativa, non apprezzabile dalla generalità della cittadinanza. In quella circostanza, in occasione dell’inaugurazione della sede del circolo Uaar, l’evento così laconicamente “bocciato” era una conferenza di pregio sull’importanza della data storica del 20 settembre 1870 e annessi avvenimenti che hanno caratterizzato nientemeno che la storia d’Italia e d’Europa.
Una data di cui è stata soffocata e spenta negli italiani la memoria storica tanto che l’Uaar l’ha ribattezzata come “la giornata degli smemorati”, commemorandola ogni anno con eventi culturali e informativi in tante città italiane e sempre con l’approvazione, il riconoscimento ed il patrocinio delle rispettive istituzioni locali coinvolte. Tranne che a La Spezia, naturalmente".


In allegato la lettera inviata al sindaco.

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