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Lerici, il DDL Pillon entra in consiglio comunale In evidenza

di Doris Fresco - Il consiglio comunale discute la mozione presentata dalla minoranza sul "Disegno di Legge 735".

"Questo consiglio comunale ha il dovere di esprimersi con forza, dire no a queste condizioni e dire chiaramente che questo disegno di legge deve essere abbandonato", questa la richiesta avanzata dalla minoranza, esposta durante il consiglio comunale dalla consigliera di minoranza Maria Chiara De Luca. 

"Bisogna esprimersi- ha aggiunto Fresco- perchè questo disegno di Legge riguarda la vita dei minori, delle famiglie e soprattutto delle donne. A partire dall'affidamento condiviso questo disegno di legge non mette assolutamente il bambino al centro, trattandolo come un oggetto costretto a vivere un po' da una parte e un po' dall'altra. Di fondamentale importanza è poi il mantenimento dell'assegno di sostentamento. Siamo fortemente contrari a questo DDl non credendo neppura all'ipotetica archiviazione. D'altra parte l'amministrazione ha appoggiato questo confronto politico partecipando attivamente all'incontro con il senatore Pillon". 

Risponde il sindaco Paoletti: "Certo che abbiamo presentato il senatore! In quanto senatore, votato democraticamente, ci sembrava più che doveroso accoglierlo. Questa mozione non dovrebbe essere votata, anche se questa amministrazione si caratterizza per non voler esprimersi su temi di questo carattere, lasciando liberi i consiglieri di esprimersi secondo la propria sensibilità. Io personalmente credo che questo Ddl presenti anche aspetti positivi, come la figura del mediatore. Questa mozione è strumentale, che dimostra poca conoscenza del tema da parte vostra".

I toni si scaldano e tenta di riportare la calma il capogruppo Carnasciali: "Io personalmente non posso prendere posizione, per questo credo che la cosa principale sia dare mandato a chi ha competenze nel scrivere le leggi, vista anche la delicatezza del tema. Il Parlamento deve discutere questo disegno di legge e trovare una soluzione, non noi". 

Di diverso avviso Andrea Ornati: "Secondo me invece una discussione e una votazione tra noi ci deve essere, perchè queste leggi poi riguardano anche i singoli comuni". Ma riprende la parola il sindaco: "Non voglio difendere questo Ddl, voglio solo far capire che questa mozione è faziosa, scritta senza cognizione, ciclostilata e per questo motivo invito i consiglieri di maggioranza a non votarla". 

La votazione mette fine alla discussione e con i soli 5 voti dell'opposizione favorevoli, la mozione viene bocciata.  

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