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A Lerici inizia la corsa alle Amministrative 2020? In evidenza

di Doris Fresco- Nei locali dell'incontro pubblico dell'associazione Radici e Futuro.

Si è svolto questa mattina, 6 aprile a Lerici, un incontro pubblico organizzato dall'Associazione Futuro e Radici.
"Creare un'alternativa progressista e democratica", l'oggetto della discussione, in un contesto partecipato, con numerosi interventi.

"Stiamo vivendo un momento storico importante, per questo bisogna tornare a parlarci- ha spiegato Sara Moscatelli, esponente dall'associazione che ha dato il via all'incontro-Tutti insieme dobbiamo iniziare a creare un'alternativa democratica e progressista.
Oggi siamo qui con la voglia di non essere indifferenti. Molti di noi hanno la percezione di essere derisi e accusati di nefandezze. Non è così: dobbiamo tornare ad affrontare le cose, perché Lerici ha bisogno di questo, ci sono vari temi in ballo che porterebbero quasi ad uno stravolgimento dell'identità del luogo. Siamo in balia quasi di autoritarismo e per questo noi dobbiamo trovare una persona in grado di farsi sentire con autorevolezza. È difficile riuscire a confrontarsi e parlare civilmente con le persone. Dobbiamo tornare ad essere una comunità parlando di solidarietà e di coesione sociale. Da oggi ritorniamo a parlare e dialogare per non continuare ad essere indifferenti. Domenica scorsa abbiamo dimostrato aggregazione, i temi ci sono".

Toni che fanno pensare già ad un clima da tornata elettorale, nonostante manchi più di un anno alle votazioni a Lerici.
Ha spiegato Michela Ceccon: "Stiamo vivendo in un'atmosfera opprimente, anche sui social non c'è più possibilità di dialogo. Dobbiamo iniziare fin da ora a costruire un'alternativa. Dobbiamo partecipare, dare il nostro contributo lasciando da parte le bandiere e parlando dei problemi, andando oltre le logiche di bandiera partendo dalle iniziative e dalle proposte per far capire che c'è un altro mondo, una alternativa. Asoltare poi deve essere importante per non trascurare i borghi abbandonati in favore di opere faraoniche. Manca la prevenzione, la tutela dei beni comuni partendo dagli alberi, ad esempio. Creare attrattività per i residenti proponendo il bello e non distribuendo soldi a pioggia. Il nostro paesaggio e la nostra storia vanno valorizzati.

Il programma va poi pensato, ma qui vedo il deserto dei tartari quindi dobbiamo per forza partecipare e collaborare. Possiamo andare avanti solo se ci impegnamo".

Quello di questa mattina quindi è stato pensato come "incontro propedeutico innanzittutto alla campagna di ascolto", probabilmente con il tentativo e la speranza di gettera fin da ora le basi per arrivare alle elezioni preparati. Un anno è lungo e le cose potrebbero cambiare, ma il clima di questa mattina era di analisi del passato e del risultato elettorale di quattro anni fa pensando al futuro, come sottolienato anche da Carozzo: "Sfruttiamo questo anno che manca per lavorare insieme, magari anche facendo un passo indietro e ascoltando tutte le varie anime che oggi vediamo qui dentro anche se su molti temi, come sulla scuola, la vediamo diversamente partendo dai valori e dai presupposti importanti e andando al nocciolo dei problemi. Proviamoci un'altra volta ad essere tutti uniti".

Guardare ai valori comuni alla sinistra sembra essere il punto di partenza dunque. Ha spiegato infatti Alessandra Alessandri: "Proponiamo ai cittadini di ribaltare il concetto portato avanti negli ultimi anni. Vogliamo mettere al centro il cittadino, dicendo basta ad un prodotto da vendere e pure venduto male. Ci vuole rispetto per le nostre comunità, per la nostra identità, per chi siamo.
Salvaguardia del territorio, con visione ampia di grande respiro; turismo di viaggiatori, interessati alla nostra cultura; attenzione alla scuola e all'educazione. Abbiamo sempre avuto tante associazioni, ma devono essere considerate in modo paritario e non usate per dividere, perché dopo questa guerra non resta nessuno, come nel caso della Pubblica Assistenza. Compriamo telecamere che poi nessuno mette, ma i reati sono in calo e non possiamo pensare che la gente stia in casa con la paura".

In sala esponenti delle associazioni, esponenti di partiti, i consiglieri comunali Fresco e Ornati (che però non hanno preso parola) e della cultura, come Beppe Mecconi, che ha detto: "Personalmente sono ancora arrabbiato per come sono andate le cose alle scorse amministrative, che hanno portato a vincere l'amministrazione attuale. Mutuo Soccorso e Anpi sono state divise con cognizione di causa attraverso un'operazione scaltra. Questa amministrazione probabilmente non si dividerà ripresentandosi unita dunque dobbiamo essere noi a presentarci uniti, perché loro di voti non ne perderanno. Il 25 aprile potrebbe essere occasione per coinvolgere le persone e ripartire dai valori per dimostrare che Lerici è viva e ha voglia di cambiamento".

Tra gli esponenti politici che si sono espressi Michele Fiore e Veruschka Fedi, che hanno parlato di vari aspetti, rilanciando l'idea di partire dell'opposizione in consiglio comunale e dalle tematiche. Ha detto Fiore: "Non dobbiamo dare la percezione di essere una cozzaglia che va contro qualcuno a prescindere. Il tema dell'organizzazione dunque è il cardine. L'opposizione in Comune deve essere più organica, ad esempio. Molte tematiche vanno sviscerate perché manca completamente la trasparenza o tema importante del taglio degli alberi a Falconara, che non va ignorato, ma affrontato".

Ha concluso Alessandra Alessandri: "Chiunque abbia voglia di dare il proprio contributo ed esporci le proprie idee deve sapere di poter contare sulla nostra associazione come spazio di ascolto e di confronto".

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